“Vado avanti nell’interesse della città con il programma approvato dagli elettori nel 2017 – ha aggiunto -: meglio un governo di minoranza piuttosto che questo logorio continuo”.
Lo ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ieri nel corso di una videoconferenza stampa convocata a seguito della crisi che si è aperta a Palazzo delle Aquile, dopo la bocciatura del bilancio consolidato prima e del piano triennale delle opere pubbliche di qualche giorno fa, in questo caso con l’astensione decisiva di Italia Viva.
“La proposta che arriva da Italia Viva di azzerare la giunta comunale e seguire il modello del governo nazionale Draghi con l’apertura alla Lega è irricevibile per la storia di questa città che ha un percorso alternativo alle scelte di Salvini”.
“Da alcuni mesi si registra in consiglio comunale una situazione di stato confusionale – continua – con la bocciatura di delibere come il bilancio consolidato, che bloccano tutte le operazioni relative al potenziamento della macchina comunale, quella del piano triennale delle opere pubbliche che in sostanza ci fa perdere milioni e milioni di euro e la possibilità di sbloccare una serie di lavori fondamentali per la città. Ovviamente la conseguenza di tutto questo è anche la perdita di posti di lavoro e il danno erariale”.
“Ho sempre espresso ai vertici della Rap la mia insoddisfazione per il servizio rifiuti in città. Un servizio e un’organizzazione inadeguati, con la raccolta differenziata ancora a livelli inaccettabili”.
Ha continuato Orlando rispondendo il presidente Giuseppe Norata, decaduto con le dimissioni di due consiglieri vicini a Orlando.
“Il presidente della Rap Norata dice che tra me e lui non c’è mai stato un rapporto idilliaco? Non ho mai fatto critiche pubbliche all’azienda rifiuti, ho sempre espresso per iscritto ai vertici di Rap la mia insoddisfazione per il servizio rifiuti in città” Orlando ha assicurato che la società riavrà presto la sua governance: “Appena faremo il consiglio di amministrazione della società partecipata designerò i componenti, perché non è possibile lasciare senza vertici la Rap, che gestisce un servizio essenziale per i cittadini”.
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