“La Grande Rete nascera’, ne sono certo. E io voglio esserci in questo cammino, in questo progetto”. Nascera’ “nel 2018 perche’ in quell’anno ci saranno le elezioni successive al 2013. Ci sara’ un’altra Rete che si chiamera’ in un altro modo e che nascera’ dalla disfatta di fronte alle grandi sfide del Paese. E fra l’altro non e’ detto che si debba attendere il 2018”. Lo dice Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, fondatore nei primi anni ’90 del Movimento per la democrazia La Rete, nel libro appena uscito “Il futuro e’ adesso. La Grande Rete e la Terza Repubblica”, a cura di Luciano Mirone, Editore Melampo. “La Terza Repubblica e’ una fase nella quale i partiti sono andati in sostanziale cancrena – spiega il portavoce nazionale di Idv – e quindi a mio avviso devono cedere il posto a nuove forme di organizzazione della politica”.
“I vertici del centrosinistra mi hanno detto: ‘Indicaci tu un nome per la presidenza della Regione siciliana, a condizione che ci sia l’Udc”. “Ho risposto: no grazie. L’Udc – dice il portavoce nazionale di Idv – e’ il partito di Toto’ Cuffaro e di Raffaele Lombardo, e anche se oggi non ci sono ne’ Cuffaro ne’ Lombardo, non si e’ depurato del tutto. C’e’ ancora gente legata a quei due”
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