Ordinanza di Musumeci e tamponi a pagamento: le reazioni

I provvedimenti per arginare la crescita dei contagi in Sicilia contenuti nell’ordinanza di Musumeci hanno sollevato un polverone e suscitato reazioni da parte delle forze politiche.

Giancarlo Cancelleri, Sottosegretario Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha dichiarato: “Musumeci ancora una volta arriva tardi e male”. “Quella che lui definisce una stretta per contrastare il contagio del virus e accelerare la campagna vaccinale, è una misura che arriva tardi, visto che da mesi ormai la Regione, gli unici primati che riesce ad avere sono il primo posto per contagi e l’ultimo per numero di vaccinati. Misure non chiare e restrizioni confuse. Tutte informazioni poco accessibili ai cittadini siciliani e ai turisti che hanno scelto la nostra terra per le loro vacanze. Misure che abbiamo invocato con forza durante i mesi passati e che purtroppo non solo non sono arrivate, ma hanno lasciato spazio ad una comunicazione farneticante e confusionaria” continua Cancelleri.

“A Rosolini per esempio, definita zona ad alto rischio nell’ordinanza firmata ieri, non è ancora chiaro il protocollo da seguire, situazione che lascia nello sconforto soprattutto i titolari di attività ricettive e di ristorazione. Musumeci, attaccato oramai anche dalle forze politiche della sua maggioranza, dimostra ancora una volta la sua incapacità nel governare la pandemia e cerca di nasconderla con atti imperativi e prepotenti sulla pelle dei siciliani che stanno pagando già un prezzo altissimo.

Troppi errori da questo governo ormai agonizzante, il resto d’Italia parla di ripresa e Musumeci ancora una volta trascina la Sicilia a fondo verso l’ennesimo primato, diventare per primi nuovamente zona gialla” conclude Cancelleri.

Consiglieri della Lega in Consiglio comunale: Igor Gelarda (capogruppo), Marianna Caronia, Alessandro Anello, Roberta Cancila e Sabrina Figuccia.

“L’ordinanza del presidente Musumeci, del quale pure condividiamo la preoccupazione per il peggioramento dell’epidemia, per diversi aspetti rischia di peggiorare ulteriormente la situazione e, per altro, in larga parte appare inapplicabile.

L’obbligo di pagamento dei tamponi per chi non è vaccinato rischia di innescare un circolo vizioso, che terrà i cittadini lontani dai controlli, favorendo l’ulteriore circolazione del virus.

Ci sarà certamente un crollo dei positivi ufficiali nell’immediato, utile a ridurre il rischio di zona gialla, ma ci sarà in futuro un altrettanto sicuro aumento dei positivi inconsapevoli di esserlo e che se ne vanno in giro ad infettare gli altri.

Paradossalmente, mentre anche agli immigrati clandestini, tramite l’STP voluto dalla Bossi-Fini, vengono assicurate gratuitamente cure urgenti essenziali e continuative, ai cittadini italiani e comunitari viene imposto il pagamento dei tamponi.

Tutto questo per non parlare della difficoltà, se non impossibilità di materiale applicazione, già da lunedì mattina, del divieto di accesso agli edifici pubblici, per cui gli enti non sono attrezzati, e che per altro appare giuridicamente fragile per tutti quei servizi, si pensi agli uffici d’anagrafe, quelli giudiziari, così come questure e commissariati, ove la fruizione dei servizi implica l’obbligo di presenza fisica.

Tutti questi servizi saranno accessibili solo a chi ha già il greenpass o, qui il problema, a chi farà il tampone a pagamento, in una situazione in cui ad oggi non è chiaro quante siano le strutture pubbliche e private in grado di farlo in modo certificato e valido ai fini del greenpass.

Per non parlare ancora dei tribunali, che dovranno verificare la situazione di ogni singolo detenuto, imputato e persino magistrato e ed avvocato coinvolto in ciascun processo. 

Insomma, siamo certi che questa Ordinanza non reggerà ad una verifica della Giustizia Amministrativa, ma soprattutto temiamo che contribuisca ad allontanare i cittadini dal sistema di controllo e vaccinale, con un danno per la salute di tutti”.

Gruppo parlamentare all’Ars di Fratelli d’Italia: “Pur condividendo appieno la finalità di fronteggiare l’avanzata dei contagi da Covid-19, invitiamo il presidente della Regione a specificare più chiaramente, e se necessario anche rivedere, alcune delle misure previste al fine di rendere più efficaci e certe le loro attuazioni. In particolare, vanno chiarite le disposizioni sugli uffici pubblici che limitano gli accessi solo a chi possiede il green pass e la stessa definizione di ufficio pubblico”.

“Disposizioni che corrono il rischio di creare più disagi e confusione che concreti benefici nella sacrosanta lotta al Covid e alla condivisa necessità di una vaccinazione sempre più diffusa tra i cittadini a garanzia di tutti – aggiungono i vertici di Fratelli d’Italia – Confidiamo nella sensibilità del presidente Musumeci che come noi vuole fermare il contagio con misure idonee e concretamente efficaci, senza aggiungere altre incertezze applicative che generano, purtroppo, la sensazione di iniziative discriminatorie”, concludono.