Categories: Top News

Opere pubbliche, le grandi imprese non “mangiano” le piccole

ROMA (ITALPRESS) – Nel settore delle opere pubbliche in Italia i grandi non mangiano i piccoli. Lo dicono le cifre dell’Osservatorio Congiunturale dell’Ance, da cui emerge che i bandi pubblici indetti nel 2018 e superiori ai 100 milioni di euro sono stati appena 18, ossia lo 0,1% dei 23 mila bandi di gara pubblicati lo scorso anno. Il valore economico dei super bandi e’ stato pari a 3,4 miliardi di euro, contro i 25 miliardi totali dei bandi indetti (poco piu’ del 10%). Non solo: rispetto all’anno precedente il loro numero si e’ contratto del 33% e il valore economico e’ crollato del 44%. Una fotografia che dovrebbe rassicurare chi teme che il Progetto Italia, l’operazione di consolidamento industriale lanciata da Salini Impregilo e che e’ partita dall’acquisizione di Astaldi, rappresenti un pericolo per le pmi.
Sempre secondo l’Osservatorio dell’Ance, dei 18 bandi con cifre elevate pubblicati lo scorso anno, solo uno e’ stato assegnato a un consorzio composto da Salini Impregilo e Astaldi, mentre e’ stata la stessa Salini Impregilo, nelle vesti del consorzio Covic (quello che sta realizzando il Terzo Valico dei Giovi in Liguria) ad aver indetto una gara da 106 milioni di euro alimentando la filiera dei fornitori.
In Italia a mancare all’appello quindi sono proprio le grandi opere: quelle in corso sono poche e la maggior parte e’ ferma. E a pagarne il prezzo, tantissime aziende storiche, tra cui la stessa Astaldi, ma anche Condotte, Trevi, GLF, Unieco, Mantovani e Toti.
Su 509 mila imprese attive nel settore, il 61,4% (312 mila) ha un solo addetto, e il 90% del totale un fatturato inferiore ai 500 mila euro. Per la quasi totalita’ di queste aziende sarebbe quindi impossibile partecipare a gare oltre i 100 milioni, dove e’ molto complicato per un’impresa di medie e piccole dimensioni reggere ai labirinti burocratici di un grande appalto in Italia. Secondo il Nuvec, il Nucleo di verifica e controllo presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, mentre per gli appalti inferiori a 100 mila euro il tempo medio di realizzazione e’ di 3 anni, per gli appalti superiori ai 100 milioni si sale addirittura a 15,7 anni.
La situazione ha dei riflessi piu’ o meno diretti anche sulla rappresentanza delle imprese. Nel 2015 si era sciolta l’Agi (l’Associazione grandi imprese) che riuniva i big del settore sotto il cappello dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), e si era formato il “Comitato grandi infrastrutture strategiche”. Salini Impregilo ha lasciato l’associazione (ma a giugno ha annunciato l’intenzione di rientrare) e altri gruppi storici valutano questa possibilita’.
(ITALPRESS).
sat/red
26-Set-19 09:16

Redazione

Recent Posts

COOP, queste magliette sembrano quelle di marchi di lusso ma costano 4 spiccioli: eppure i materiali sono gli stessi

Le magliette Coop sembrano veramente quelle dei grandi marchi, te le porti a casa con…

7 ore ago

Eurospin rilancia, il pandoro più amato di Italia a un prezzo stracciatissimo: solo qui costa così poco | Risparmi quasi 10 euro così

Eurospin propone il pandoro più amato dagli italiani a un prezzo stracciatissimo. Puoi finalmente comprarlo…

9 ore ago

RAI assume, manda subito il curriculum: basta un diploma e il posto a tempo indeterminato è tuo | Se non ti sbrighi peggio per te

La Rai cerca nuovi dipendenti, per candidarsi basta il diploma: manda il tuo CV Non…

12 ore ago

In pensione tutti a 60 anni: ti basta un misero requisito ed è fatta | Non c’è bisogno di aspettare

Ci sono pensioni a 60 anni o pensioni con 35,10 anni di contributi già nel…

14 ore ago

Jessica Morlacchi, dopo anni ha vomitato la dura verità su Memo Remigi: “Chiede s… ” | Lo ha fatto anche pubblicamente

Memo Remigi torna in Rai dopo le molestie a Jessica Morlacchi. Memo Remigi è tornato…

16 ore ago

Papa Francesco apre la Porta Santa:inizia il Giubileo 2025dedicato alla speranza

Papa Francesco ha aperto ufficialmente la Porta Santa della Basilica di San Pietro, segnando l'inizio…

17 ore ago