Operazione “FABULINUS”: da Palermo lotta alla pedo-pornografia on-line
E’ in corso sull’intero territorio Nazionale, l’operazione “FABULINUS”, una vasta operazione di contrasto alla pedo-pornografia on-line condotta dalla Polizia Postale di Palermo
di redazione
E’ in corso sull’intero territorio Nazionale, l’operazione “FABULINUS”, una vasta operazione di contrasto alla pedo-pornografia on-line condotta dalla Polizia Postale di Palermo con la supervisione del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, nell’ambito della quale sono state effettuate più di trenta perquisizioni locali, personali ed informatiche, che hanno interessato ben 13 regioni italiane (Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Sicilia, Toscana, Veneto e Puglia), la cui esecuzione ha visto impegnate, sin dalle prime luci dell’alba, alcune centinaia di uomini e donne della Polizia di Stato.
L’operazione della Polizia Postale palermitana rappresenta il frutto di una complessa indagine durata un anno e mezzo, ed alla quale è stato dato il nome di “Fabulinus”, una divinità romana protettrice dei bambini, attraverso la quale gli specialisti della “Postale” hanno individuato una rete di soggetti che, tramite il network eDonkey e il programma emule (software applicativo “open source”, conosciuto in tutto il mondo), diffondevano e scaricavano materiale pedopornografico consistente in raccapriccianti video ed immagini a carattere sessuale di bambini in tenera età.
Nel corso dell’operazione state denunciate 31 persone, delle quali 6 in stato di arresto in ragione della ingente quantità di materiale pedopornografico rinvenuto in sede di perquisizione. Complessivamente, sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi computer, cellulari, video-camere, macchine-fotografiche e migliaia di supporti informatici (CD, DVD, Pen drive, ecc.), ritenuti particolarmente utili per il prosieguo delle indagini: dalle accurate e meticolose analisi dei file illeciti acquisiti, infatti, gli specialisti della “Postale” sperano di risalire a quei particolari che possano condurre all’identificazione fisica dei minori coinvolti e abusati.