Operazione “doppio petto”, in carcere due esponenti di un clan mafioso catanase
Il 25 settembre 2024, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Catania – Quinta Sezione – in data 10 aprile 2024, divenuta definitiva il 24 settembre 2024. Tale ordinanza accoglieva l’appello presentato dalla Procura della Repubblica di Catania in merito alla richiesta di custodia in carcere per il reato di associazione mafiosa (art. 416 bis c.p.), riconducibile al clan Pillera-Puntina, nei confronti di Giuseppe Russo e Francesco Ieni.
L’indagine nei confronti dei due indagati risale a novembre 2023, quando il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Catania aveva emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 18 persone. Queste erano accusate, con responsabilità differenziate, di diversi reati tra cui detenzione e porto di armi da fuoco, estorsione aggravata dal metodo mafioso, usura, trasferimento fraudolento di valori e traffico di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di essere parte di un’associazione armata. L’operazione, denominata “Doppio Petto”, era stata eseguita il 1° dicembre 2023 dalla Squadra Mobile di Catania.
Sebbene il GIP avesse concesso la custodia cautelare per i reati associati all’attività mafiosa, aveva inizialmente respinto l’accusa di associazione mafiosa e l’aggravante mafiosa, ritenendo non sufficienti gli indizi a sostegno di tali reati per Russo e Ieni, così come per il clan Pillera-Puntina, storicamente guidato dal defunto Giacomo Maurizio Ieni, padre di Francesco.
In seguito all’appello del Pubblico Ministero, la Quinta Sezione Penale del Tribunale di Catania ha invece riconosciuto Russo e Ieni come membri organici del sodalizio mafioso, confermando il loro coinvolgimento nelle attività criminali dell’organizzazione. Di conseguenza, è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, notificata a entrambi gli indagati, già detenuti.