La Dia di Catania ha portato a termine un’operazione di confisca di beni riconducibili all’imprenditore Vincenzo Salvatore Rapisarda, per un valore complessivo stimato in 1,5 milioni di euro. Un provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale etneo.
Il provvedimento di confisca eseguito dalla Dia riguardano una società e quote di partecipazione di aziende operanti nel settore dell’autotrasporto e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 1.500.000 euro.
Rapisarda, nel 2015, è stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta “En Plein”, della Dda della Procura di Catania, in esecuzione in un’ordinanza del Gip nei confronti di 16 indagati ritenuti affiliati al clan Morabito-Rapisarda di Paternò.
Nel gennaio del 2016 è rimasto coinvolto nell’ambito dell’operazione dei Carabinieri denominata Vicerè per associazione di stampo mafioso e rilevazione di segreti d’ufficio nei confronti di 108 appartenenti al clan Laudani. La confisca eseguita dalla Dia riguarda una società e quote di partecipazione di aziende attive nel settore dell’autotrasporto e disponibilità finanziarie.
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