Operazione ”bombola d’oro”, sgominata banda monopolista della cocaina a Gela

carabinieridi redazione

Caltanissetta, 15 mag. – I carabinieri hanno eseguito dodici misure di custodia cautelare emesse dal Gip di Gela, Veronica Vaccaro, su richiesta del Pm Silvia Benetti. E’ stata conclusa cosi’ l’attivita’ un’organizzazione che aveva monopolizzato a Gela il traffico e lo spaccio di cocaina.

di redazione

Caltanissetta, 15 mag. – I carabinieri hanno eseguito dodici misure di custodia cautelare emesse dal Gip di Gela, Veronica Vaccaro, su richiesta del Pm Silvia Benetti. E’ stata conclusa cosi’ l’attivita’ un’organizzazione che aveva monopolizzato a Gela il traffico e lo spaccio di cocaina. Per altri tre persone il Gip ha disposto l’obbligo di firma.

L’operazione e’ stata denominata “Bombola d’oro” perche’ uno degli indagati svolgeva l’attivita’ di vendita di gas in bombole. La droga veniva acquistata a Catania e rivenduta a Gela, in particolare nel quartiere “Scavone”, dove i clienti si mettevano in coda con le loro auto davanti all’abitazione di uno degli arrestati.

Questi i nomi degli arrestati: Luigi Morinello, 29 anni, considerato capo dell’organizzazione. Era proprio a ridosso della caserma dei carabinieri di Gela, in via Venezia, si trovava l’attività di Luigi Morinello che rivendeva bombole di gas da cucina; Salvatore Arizzi, 26 anni; Nunzio Andrea Attardi, 21 anni, lo spacciatore che vendeva la cocaina difronte casa, in contrada Scavone, per cui i clienti facevano la fila; Angelo Marino, 30 anni; Antonio Radicia, 28 anni; Carmelo Cavallo, 24 anni; Vincenzo Ieva, 29 anni; Giuseppe Domicoli, 24 anni; i catanesi Angelo Bellomia, di 50 anni, Claudio Loria, 44 anni, e Michael Giuseppe Rapisarda, 22 anni; Angelo Famao, 25 anni, di Vittoria (Ragusa), rintracciato a Siracusa dove era stato assunto da una impresa appaltatrice della zona industriale.

Uno degli indagati occultava la droga nel garage della nonna. Quella della cocaina e’ “un giro fiorente -ha detto il procuratore di Gela, Lucia Lotti- che non conosce crisi. Un grammo di cocaina costava 70 euro. L’organizzazione si riforniva a Catania da un rappresentante di scarpe, Angelo Bellomia che ricopriva il ruolo di corriere.

In ogni viaggio venivano trasportati 50 grammi di stupefacente che poi venivano smistati nel mercato tramite un’organizzazion0e molto strutturata. Un’attivita’ lucrosa -ha proseguito Lotti- che deve far riflettere in un periodo di crisi sociale ed economica. Gli assuntori appartenevano a tutte le fasce sociali.

Fra loro c’erano imprenditori, studenti e disoccupati, disposti a tutto pur di garantirsi la dose giornaliera”. In due mesi, ha sottolineato il colonnello del reparto territoriale dei carabinieri di Gela, Alessandro Magro, “sono stati accertati 14 viaggi fra Gela e Catania che hanno permesso di immettere sul mercato 700 grammi di cocaina”. L’indagine e’ durata sei mesi ed e’ stata condotta con intercettazioni telefoniche e ambientali.