Operazione blocca plastica. Si terrà sabato 25 maggio 2019, alle ore 10.30, presso la sala dei sindaci di Ribera in provincia di Agrigento, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Halykòs” – Prevenzione Ambientale e Valorizzazione della Foce del Fiume Platani – promosso dall’associazione ambientalista Marevivo Onlus – Delegazione provinciale di Agrigento e realizzato con il sostegno della Fondazione CON IL SUD – Bando Ambiente 2018.
La Fondazione CON IL SUD, ente non profit privato, sostiene l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, cioè percorsi di coesione sociale e buone pratiche di rete per favorire lo sviluppo del Sud e per la quarta edizione ha promosso il Bando Ambiente, invitando le organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia a presentare progetti esemplari per la prevenzione e riduzione dei rischi ambientali all’interno dei Parchi e delle Aree naturali protette meridionali.
Marevivo ha fatto istanza per la preservazione della Riserva Naturale Foce del Fiume Platani, essendo un’area straordinariamente ricca di bellezze naturalistiche, ma fortemente minacciata dall’inquinamento generato in gran parte dai rifiuti che il Fiume Platani trascina nel suo percorso, prima di raggiungere il mare.
Il fiume Platani anticamente chiamato Alico (Halykòs in greco) nasce dalla confluenza di alcuni corsi d’acqua provenienti dal Platani di Castronovo di Sicilia e dal Platani di Lercara Friddi e, ed è uno dei più importanti corsi d’acqua del versante meridionale della Sicilia (il quinto dell’isola per lunghezza con 103 km di corso e il terzo per ampiezza di bacino con 1.785 km²).
Il Platani scorrendo verso sud, marca le province di Palermo, Caltanissetta ed Agrigento e sfocia nel Canale di Sicilia, nei pressi di Capo Bianco, al confine tra i comuni agrigentini di Ribera e Cattolica Eraclea.
Nel 1984, la Regione Siciliana, allo scopo di garantire “la conservazione della popolazione ornitica, favorire la ricostituzione della macchia mediterranea, delle associazioni alofile e delle dune”, sussistenti nell’area della Foce, ha istituito l’area naturale protetta “Riserva naturale orientata Foce del fiume Platani” gestita oggi dal Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, ex Azienda Foreste Demaniali, già partner istituzionale del progetto Halykòs.
L’intervento prevede l’installazione di una “barriera anti-marine litter” in prossimità della foce, che sarà impiantata dalla società Castalia Operations S.r.l. per intercettare i rifiuti presenti nelle acque fluviali e, per quanto riguarda le plastiche, procedere al recupero prima che le stesse vengano riversate in mare.
I corsi d’acqua trascinano in mare, insieme agli scarichi urbani, oltre l’80% dei rifiuti marini e ogni anno finiscono in mare tra 1,15 e 2,41 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, trasportate dai fiumi.
Studi recenti dimostrano che molto si potrebbe fare per prevenire ed evitare l’accumulo in mare, dove trovare un rimedio è molto più difficile.
La plastica in mare è uno dei più grandi problemi ecologici della Terra, che sta provocando danni inimmaginabili all’ecosistema, compromettendo anche la catena alimentare: tra pochi anni non solo non esisteranno più pesci o uccelli marini che non si sono nutriti di plastica, ma probabilmente si estingueranno, sovrastati e uccisi dalle enormi quantità di rifiuti che continueranno ad essere riversati in mare.
“La barriera antiplastica che sarà installata – dichiara Lorenzo Barone direttore tecnico della Castalia Operations s.r.l., la società che opera per il Pronto Intervento Ecologico in mare e nelle acque interne – permetterà di raccogliere tutto quello che viene intrappolato al suo interno, cioè tutta la plastica galleggiante, impedendo che la stessa raggiunga il mare. La plastica recuperata potrà quindi essere gestita come rifiuto, riciclata o smaltita. Fermare la plastica prima che giunga in mare è estremamente importante, perché in mare risulta quasi impossibile recuperarla, ed ancora perché quando penetra nell’acqua salata col tempo si degrada e si trasforma in infinitesimali frammenti di microplastiche che vengono ingerite dai pesci, inserendosi così nella catena alimentare.”
La barriera antiplastica della Castalia è già stata sperimentato a Ferrara, lungo il fiume Po con l’obiettivo di capire la funzionalità della metodologia e la sua capacità di prevenire l’inquinamento marino, agendo a monte del problema.
La metodologia sperimentata, con le opportune implementazioni, sarà estesa al Platani, con l’intento d’intercettare la plastica galleggiante sul fiume, impedirne il raggiungimento del mare ed avviarne il recupero. Nell’intento di ottenere ampi e diffusi risultati si svilupperà contemporaneamente una campagna di sensibilizzazione in tutti i comuni attraversati dal fiume, coinvolgendo le scuole e tutti i portatori d’interesse locali.
Il progetto prevede anche una serie di misure idonee a valorizzare e promuovere la riserva naturale, che oggi usufruisce di esigue risorse destinate esclusivamente alla gestione e al controllo.
A tal fine, già dai primi di giugno partirà la selezione di dieci giovani che saranno formati per sostenere Marevivo nella realizzazione di nuovi servizi da proporre all’interno della Riserva e nel corso della conferenza stampa sarà lanciato il bando e le modalità di partecipazione al corso di formazione (vedi www.siciliamarevivo.it) che sarà curato da esperti conoscitori dell’area protetta, biologi, geologi e da noti operatori del turismo ecosostenibile.
Anche le scuole che hanno aderito in qualità di partner del progetto avranno un ruolo importante nel progetto, con le attività di alternanza scuola lavoro, i corsi di video fotografia e comunicazione, lo studio dei sentieri e dei percorsi e l’opportunità di proporre idee ed iniziative a conclusione della loro esperienza d’apprendimento.
Infine, saranno tenuti dei seminari informativi a tema in tutti i comuni il cui territorio è attraversato dal Fiume Platani al fine di assicurare la massima partecipazione e la convergenza degli interventi che si vorranno mettere in atto, richiamando i partecipanti ad un’attenzione specifica, alla programmazione e alla realizzazione di iniziative comuni in cui tutti siano parte in causa del sistema territoriale e partecipino attivamente alla rete locale.
Sostengono il progetto in qualità di partner, oltre al Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana e la società Castalia S.r.l, i Comuni di Ribera (AG) e Cattolica Eraclea (AG), la Cooperativa Sociale Arcobaleno di Sciacca, gli istituti comprensivi “Ezio Contino” di Cattolica Eraclea (AG), “V. Navarro” e “F. Crispi” di Ribera (AG) l’I.I.S. Francesco Crispi di Ribera (AG).
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