Operazione Antimafia a Palermo: sequestrati beni per oltre mezzo milione di euro
I Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria hanno eseguito un decreto di sequestro, disposto dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un soggetto accusato di truffa ai danni dello Stato e di esercizio abusivo di giochi e scommesse. L’imputato, già arrestato nel corso dell’operazione “Mani in Pasta”, è sospettato di aver agito con l’intento di favorire un’associazione di stampo mafioso e di aver commesso il reato di “trasferimento fraudolento di valori”.
L’uomo, figura chiave all’interno delle attività criminali orchestrate dalla famiglia Fontana dell’Acquasanta, era stato incaricato di gestire agenzie di scommesse sportive, apparentemente regolari e dotate di concessioni rilasciate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma che in realtà operavano un sistema di raccolta scommesse parallelo e illecito. All’interno di queste agenzie, infatti, avveniva la raccolta in contanti di giocate su eventi sportivi quotati su piattaforme di gioco online basate su domini esteri “.com”, una strategia finalizzata ad eludere le normative italiane in materia di gioco d’azzardo, antiriciclaggio e tassazione. I profitti derivanti da questo sistema contribuivano a finanziare le attività economiche di “Cosa nostra”.
In seguito a una dettagliata analisi della situazione patrimoniale del proposto, è emersa una netta sproporzione tra i beni posseduti dall’indagato e i redditi pressoché nulli da lui dichiarati. Questo squilibrio patrimoniale ha portato alla decisione di procedere con il sequestro dei beni.
Il decreto di sequestro ha interessato una società attiva nella raccolta scommesse e una quota di partecipazione in un’altra società dello stesso settore. Inoltre, sono stati sequestrati quattro immobili residenziali nella provincia di Palermo, un terreno, un magazzino e cinque conti correnti, per un valore complessivo superiore al mezzo milione di euro.
L’operazione rappresenta un ulteriore colpo al sistema economico che sostiene l’organizzazione mafiosa palermitana e sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata e le attività illecite di raccolta scommesse.