Omicidio Lombardo a Partanna, dopo 8 anni scattano altri due arresti
Carabinieri di Trapani e Palermo, con il supporto della polizia, hanno arrestato in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per il reato di omicidio premeditato e aggravato dal metodo mafioso, Giuseppe Genna, nato a Paceco il 13.05.1960, e Rosario Scalia, nato a Castelvetrano l’11.06.1975.
Il provvedimento rappresenta il completamento del percorso investigativo che, il 26 novembre 2015, aveva condotto al fermo di indiziato di delitto a carico dei due esecutori materiali del crimine, e il successivo 15 dicembre all’arresto del mandante Giovanni Domenico Scimonelli, esponente della famiglia mafiosa di Partanna.
Il Gip, accogliendo le richieste formulate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha riconosciuto, in Genna e Scalia gli altri due concorrenti nell’omicidio.
L’assassinio all’ingresso di un bar
I fatti risalgono al 21 Maggio del 2009, quando i Carabinieri di Castelvetrano, a seguito di una segnalazione anonima, si recava nei pressi del bar “Smart Cafè”, a Partanna, accertando che lì, Lombardo, era stato ucciso da due colpi di fucile e si trovava esamine proprio all’ingresso del bar.
Le indagini permettevano di accertare che Lombardo era sottoposto all’obbligo di firma presso quel Comando alle 19 di determinati giorni, incombenza che aveva assolto anche quella sera per poi essere mortalmente raggiunto da spari, dopo essere tornato al bar di via XV Gennaio.
Nell’immediatezza dell’evento venivano anche acquisite le immagini riprese dalle videocamere di due esercizi commerciali, una gioielleria ed un fioraio, dislocati lungo il tragitto compiuto dalla vittima per andare e poi tornare dalla caserma dei carabinieri.
La visione delle immagini delle telecamere dei due esercizi commerciali consentiva di accertare come Lombardo, mentre si recava in caserma e mentre vi si allontanava, era stato seguito da vicino da due soggetti a bordo di un’autovettura Volkswagen Polo di colore scuro, ed appurato compatibile con quella utilizzata dai killer dopo l’azione di fuoco.