La Procura della Repubblica presso il Tribuna le di Enna ha coordinato complesse e mirate attività di indagine, condotte in stretta sintonia dalla Polizia di Stato e dei Carabinieri che sono culminate nelle prime ore della giornata odierna alla cattura di Ruisi Guglielmo, nato a Valguarnera Caropepe (EN) il 02.03.1972 ivi domiciliato, in esecuzione di ordinanza di applicazione di misura custodiale emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna, dr. Giuseppe Nato.
L’indagato era attivamente ricercato dal 10 ottobre u.s., allorquando nella mattinata e nel pieno centro cittadino del Comune di Valguarnera Caropepe (EN), esattamente nella via Archimede avrebbe cagionato la morte di ScammaccaSalvatore Roberto, nato a Piazza Armerina (EN) il 10.10.1976.
L’omicidio era scaturito a seguito di alterchi risalenti e continui fra le famiglie Ruisi e Scammacca, degenerate in una lite fra i due soggetti nella mattinata del l0 ottobre; a conclusione di questa lite il presunto autore del delitto, Ruisi Guglielmo, si allontanava, probabilmente per recuperare
l’arma, e a bordo della propria autovettura attendeva il rivale per poi sparargli a distanza ravvicinata mentre questi transitava alla guida del proprio veicolo.
A seguito dei colpi ricevuti lo Scammaccaperdeva il controllo della propria autovettura e andava ad impattare contro un furgone adibito alla vendita ambulante di frutta e verdura colpendo il venditore, che rimaneva ferito, ed una cliente ultraottantenne (classe 1937).
Quest’ ultima, a seguito delle gravi ferite riportate, decedeva dopo qualche ora presso l’Ospedale di Caltanissetta, ove era stata prontamente condotta, e dopa aver reso dichiarazioni alla polizia giudiziaria.
A seguito dell’evento delittuoso, l’indagato si dava repentinamente alla fuga facendo perdere le proprie tracce rendendosi latitante.
Le complesse indagini condotte dalla Squadra Mobile e dal Nucleo investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Enna si sono protratte senza soluzione di continuità fino all’arresto avvenuto all’alba di oggi in territorio etneo.
All’arresto hanno collaborato il Servizio Centrale Operativo, il Servizio Polizia Scientifica, la Squadra Mobile di Catania e lo Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori di Sicilia”.
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