Omicidio di un tunisino a Palermo, arrestato un somalo di 32 anni

Nel pomeriggio del 14 luglio scorso, agenti della Squadra Mobile di Palermo, in collaborazione con l’Ufficio omologo di Lucca, ha eseguito un provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo nei confronti di un cittadino somalo del 1996, accusato di omicidio aggravato dall’uso di un’arma ai danni di un cittadino tunisino.

Le indagini sono scaturite da un episodio avvenuto a Palermo il 4 luglio, quando, durante una violenta lite in via Maqueda 40, presumibilmente legata a debiti di droga, l’indagato ha colpito il tunisino alla testa con un tirapugni, causando una grave caduta e un’emorragia cerebrale. Nonostante i soccorsi immediati e il ricovero in codice rosso presso il Policlinico di Palermo, la vittima è deceduta il 16 luglio a causa dell’aggravarsi delle condizioni cliniche.

Grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte, la Squadra Mobile di Palermo ha identificato rapidamente l’aggressore, che era fuggito. In collaborazione con la Procura della Repubblica, è stato avviato il monitoraggio telefonico dell’indagato, che ha portato all’emissione del provvedimento di fermo.

Le indagini hanno rivelato che l’indagato si era rifugiato ad Agrigento, dove le ricerche, condotte in collaborazione con la Squadra Mobile locale, non avevano avuto esito. Il 14 luglio, la sua utenza telefonica è stata localizzata a Roma, nei pressi della Stazione Tiburtina. Si è ipotizzato che stesse viaggiando su un pullman diretto in Francia, con tappa a Lucca. Un’operazione congiunta con la Squadra Mobile di Lucca ha permesso di rintracciare l’indagato a bordo del pullman con destinazione finale Grenoble.

Dopo gli adempimenti di rito, il giovane è stato trasferito alla Casa Circondariale di Lucca. Al termine dell’udienza di convalida, il G.I.P. di Lucca ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio preterintenzionale.

L’efficace attività investigativa della Polizia di Stato ha garantito una rapida risposta a un grave episodio di aggressione avvenuto a Palermo.