Omicidi irrisolti, dopo 25 anni scattano quattro arresti
I carabinieri di Lercara Friddi, Prizzi e Palazzo Adriano hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP presso il Tribunale di Termini Imerese, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Guido Schininà.
L’attività informativa condotta dai militari ha reso possibile la riapertura di due procedimenti penali – da tempo archiviati – dando corso ad ulteriori approfondimenti investigativi anche con l’ausilio di mezzi tecnici. Si tratta di quelli che nel gergo poliziesco vengono definiti cold cases, i casi irrisolti.
Danneggiamenti alla concessionaria di auto
La prima delle due indagini concluse è afferente ad un omicidio commesso nel 1992. La sera del 10 marzo, Giuseppe Filippello (45 anni) fu attinto da un colpo di fucile calibro 12 mentre si apprestava a rincasare nella propria abitazione di Palazzo Adriano, comune sciolto per mafia nell’ottobre 2016.
Per l’assassinio di Pippo u soldato – così era nota la vittima in paese – sono stati arrestati due fratelli, Salvatore e Vincenzo Di Pisa, rispettivamente di 56 e 54 anni, titolari di una concessionaria di auto usate a Prizzi.
Due notti prima dell’omicidio, nella concessionaria dei due fratelli erano state danneggiate undici autovetture. Il gesto sarebbe stato commesso dalla vittima quale rivalsa per le pesanti pressioni e minacce rivoltegli dagli arrestati, dopo che aveva acquisito alcuni terreni siti in una contrada del comune di Palazzo Adriano.
Rapina finita nel sangue
La seconda indagine invece riguarda un omicidio commesso nel 2007 a Prizzi. In questo caso la vittima fu il pensionato 84enne DAMIANO Damiano, ucciso nelle prime ore della mattina del 16 settembre a seguito delle plurime lesioni – cinque delle quali mortali – infertegli con armi da taglio, mentre si trovava all’interno del proprio casolare ubicato nelle campagne prizzesi.
L’anziano aveva sorpreso la propria badante ed il figlio di questa, mentre si stavano impossessando di oggetti di sua proprietà, tra i quali un fucile calibro 12 ed alcune cartucce. Il tentativo di furto in casa degenerò in una rapina aggravata, finita nel peggiore dei modi per il pensionato.
Per il suo assassinio sono stati tratti in arresto Antonina Giovanna Di Pisa (64 anni, sorella dei predetti Salvatore e Vincenzo) ed il figlio di questa, Calogero Marretta (48 anni).