ll cane di Tamara vene ucciso da un veicolo: nel fare manovra di marcia indietro il conducente investe l’animale. Tamara agisce in giudizio per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale (spese di accertamento della morte e di rimozione della carcassa) e non patrimoniale per la perdita affettiva subita. Ma, secondo i Giudici, è rilevante l’omessa custodia del cane da parte della donna del cane, in quanto l’animale era senza guinzaglio.
Difatti, tale comportamento è in violazione non solo dell’Ordinanza n. 209/2013 del Ministero della Sanità (posta a tutela dei terzi al fine di evitare che vengano aggrediti dal cane e non già per impedire che quest’ultimo venga investito), ma anche della cosiddetta “cautela generica”, ossia regola di condotta non disciplinata da leggi o da regolamenti che prevede di legare il cane o di ricondurlo in un luogo sicuro proprio per evitare che venga investito. Pertanto, si evince, nel caso specifico, un concorso di colpa della stessa Tamara (Cass. Ord. n. 9864/2022).
Se stai per affrontare un colloquio di lavoro, scopri come devi metterti seduto. Cambia tutto…
Tornano nella settimana dal 18 al 23 novembre le “Giornate FAI per le Scuole”, manifestazione…
L'Agenzia delle Entrate ha iniziato i suoi controlli. È allarme per tutti Se si vuole…
Sabato: Tempo stabile durante la giornata con cieli per lo più soleggiati su tutta la…
“Io confido che quella del 26 novembre sarà l’ultima conferenza stampa e quindi auspico che…
“Dio non voglia che ci sia un terremoto, ma per come è stato studiato il…