Oltre due miliardi disponibili per l’agricoltura siciliana
PALERMO – Due miliardi trecento milioni di euro. A tanto ammontano per la Sicilia le risorse del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020. Una boccata di ossigeno per le aziende siciliane che in questi anni sono riuscite a resistere alla crisi. Una opportunità anche per tutte le eccellenze che si stanno affacciando nel mondo dell’agricoltura siciliano.
La Regione favorirà progetti capaci di promuovere innovazione, il ritorno dei giovani all’agricoltura e la nascita di strutture funzionali a progetti di rete.
“La programmazione – spiega nel corso di un forum organizzato dall’agenzia di stampa ITALPRESS, l’assessore regionale Nino Caleca – ha come scopo primario la creazione di strutture permanenti per esempio nel settore della trasformazione, valorizzando quelli che sono i nostri prodotti e le nostre eccellenze. Selezioneremo i progetti in modo molto rigoroso. Ci rivolgeremo soprattutto ai giovani che rappresentano ancora una minima parte della forza impegnata in agricoltura in Sicilia, gli over 65 da noi sono il 40%. Li stimoleremo a creare delle strutture permanenti, come può essere per esempio un caseificio, con lo strumento giuridico del contratto in rete: ovvero un gruppo di persone che si mette insieme, mantenendo la propria individualità. Se la ‘rete’ in futuro dovesse sciogliersi la struttura continuerà ad essere utilizzabile e a funzionare”.
Le giovani generazioni saranno anche destinatarie di un’altra iniziativa della Regione: la Banca della Terra: “vi faremo confluire tutti i terreni inutilizzati o abbandonati – spiega Caleca -. Abbiamo censito nella sola provincia di Palermo 4400 ettari di questi terreni, 8 mila nel ragusano. Facendoli confluire in unico bacino si potranno fare dei bandi per affidarli gratuitamente ai giovani che presentino dei progetti. Abbiamo stimato di poter dare lavoro in questo modo a 10-15 mila giovani”.