Oggi il primo anno di #Tanomattinale 26 gennaio 2022: sette migranti morti di freddo nel mare di Lampedusa, “sei ebreo, devi morire nel forno”, aggredito a 12 anni, il Covid gli distrugge il tessuto muscolare, morto a 10 anni, una panchina gialla per Giulio Regeni, Quirinale story, ultimo giorno di farsa, forse, in memoria del grande Mario Francese

Amiche e amici del #Tanomattinale buon giorno.

Auguri di buon primo compleanno al mio mattinale, che per la prima volta scrissi quasi per gioco esattamente un anno fa, il 26 gennaio 2001 e che da allora ho continuato a scrivere ogni giorno innanzitutto perché ne ho voglia nonostante i pochi likes, ma anche per l’attenzione e l’affetto costante che un gruppo di voi mi ha dimostrato e dimostra quotidianamente. Non finisco di ringraziarvi, così come ringrazio infinitamente il sito d’informazione Sicilianews24, uno dei primi nati e tra i più seguiti in Sicilia e la sua direttrice Germana Bevilacqua che mi ospitano ogni giorno.

E passiamo alle notizie, quelle che per me sono le più significative. Ormai solo Papa Francesco sembra occuparsi di loro, i governi del mondo e tanta gente comune si girano dall’altra parte, come ha detto il sindaco di Lampedusa Totò Martello. A chi può interessare, in un mondo fatto di chiacchiere, se sette poveri disgraziati sono morti di freddo, assiderati – per ipotermia, si dice scientificamente –, su un barcone che rappresentava la speranza di una vita migliore? Loro come tanti altri, vittime di una tragedia senza fine. L’ultimo sbarco ieri notte a Lampedusa, dove è arrivato un barcone con 280 migranti, soccorsi dai militari della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto. Tre persone a bordo erano già morte, altri quattro erano in condizioni disperate e non ce l’hanno fatta, sono morti anche loro prima di arrivare a terra. I migranti arrivano dal Bangladesh e dall’Egitto. Tutti sarebbero deceduti per ipotermia. “Ancora una tragedia, ancora una volta piangiamo vittime innocenti – ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa Totò Martello – qui continuiamo a fare la nostra parte tra mille difficoltà, nonostante il governo italiano e l’Europa sembrano avere dimenticato Lampedusa ed i lampedusani. Ma non possiamo andare avanti da soli ancora per molto. Come è possibile che l’Europa e L’Italia non prendano in considerazione che c’è un problema e che questo deve essere risolto. Come fanno a girarsi dall’altra parte davanti a tanti cadaveri e a tanti morti nel Mediterraneo e di fronte a un’isola che continua a chiedere aiuto e non ottiene nessuna risposta dalle istituzioni…”. Con gli arrivi di ieri notte sono saliti a 645 gli ospiti dell’hot spot di Contrada Imbriacola a Lampedusa, molti di più dei 250 posti disponibili. Per allentare la pressione i primi cento migranti saranno trasferiti a Porto Empedocle con un traghetto di linea. Altri cento sono stati portati nella nave quarantena ancorata nell’isola. Su questa ennesima tragedia in mare, la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Ma se i magistrati dovessero identificare gli scafisti o gli organizzatori del viaggio verrà contestato a loro “come conseguenza di altro reato”.

Dalla pagina Facebook del comune di Campiglia marittima, in provincia di Livorno, arriva una bruttissima storia di intolleranza, anche questa segno degli orribili tempi che stiamo vivendo. Ancora più brutta perché domani 27 gennaio è la Giornata della Memoria. Riporto il post integralmente, senza altri commenti: “Questa mattina un padre ha chiamato in comune per mettere a conoscenza la Sindaca di quanto accaduto al figlio di 12 anni. Domenica pomeriggio al parco Altobelli di Venturina Terme. Il bambino è stato aggredito, insultato, preso a calci, colpito da sputi. Autrici di questo grave atto due ragazzine di 15 anni, motivate dal fatto che il bambino è ebreo. Sconcerto, commozione e solidarietà da chi ha raccolto la telefonata a seguito della quale la Sindaca si è messa in contatto con il padre del bambino. “Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro paese – dice la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati – L’amministrazione comunale non intende sottacere o banalizzare quanto accaduto che è di una gravità inaudita. Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò tra oggi e domani con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata. Il fatto che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata”. A La Nazione, il padre del ragazzino ha raccontato: “All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio. Non abbiamo dormito, non riesco a darmi una spiegazione a questo gesto. Non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile”. Racconta anche altri episodi accaduti anni fa quando il ragazzo frequentava la scuola elementare: “Avevo trovato sui messaggi che si scambiavano con i ragazzi un disegno con una svastica e un paio di scarpe con scritto dal 39 al 42” E riferisce anche che, fra le frasi ricevute dal figlio da parte delle due ragazzine, ce ne sarebbero alcune di questo tenore: “Tu devi stare zitto perché ebreo, devi morire nel forno”.

Cose troppo brutte, inaccettabili.Coviddi, tristissima storia a Torino. Un bambino di 10 anni, Lorenzo Gazzano, colpito dal virus maledetto è morto per una necrosi massiva del tessuto muscolare. Lo ha spiegato Franca Fagioli, direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino dell’ospedale Regina Margherita: “Il paziente non soffriva di patologie e non era vaccinato, a seguito di febbre, nausea vomito e dolori muscolari è stato ricoverato a Mondovì. I medici si sono subito accorti della gravità del quadro clinico tanto da trasferirlo a Torino, dove sono state messe in atto le terapie per contrastare la rabdomiolisi, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare”. Ha aggiunto Alessandra Conio, responsabile della Terapia intensiva pediatrica del Regina Margherita: “l’aggressione dei tessuti è stata molto violenta e nonostante le cure prestate il più velocemente possibile, il bimbo non ce l’ha fatta. Questo è un caso raro in cui il Covid non attacca i polmoni, ma è ugualmente fatale”. La morte di un bambino così piccolo e, soprattutto, senza patologie pregresse, è un campanello d’allarme. “In questa quarta ondata – conclude Fagioli – il paradigma è cambiato, per i più piccoli sono aumentate le possibilità di ammalarsi e quindi di avere conseguenze gravi”.

Anche qui voglio ricordare Giulio Regeni, rapito sei anni e un giorno fa e poi trovato morto il 3 febbraio. Lo hanno fatto il comune di Bolzano e l’Università di Genova, aderendo all’iniziativa promossa a livello nazionale da Amnesty International, con l’installazione di una panchina gialla dedicata al ricercatore triestino. I genitori di Giulio hanno incontrato ieri il presidente Draghi e la ministra della Giustizia Cartabia, che presto potrebbe andare in Egitto per tentare di salvare il processo.

Quirinale. Alle 11 di oggi, dopo le prime due andate in bianco, terza votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, ancora con maggioranza di due terzi. Andrà a vuoto pure questa e giovedì, quando serviranno 505 voti per l’elezione, forse si comincerà a fare sul serio. Forse. Ieri ancora tante chiacchiere e tabaccheria e il tris d’assi proposto dal noto croupier selfista, che si n’acchianò perché qualcuno gli ha fatto credere di essere il grande “Richelieu” di questa Quirinale-story: Moratti, Nordio e Pera, con tutto il rispetto non certo detentori di un profilo presidenziale, anche se è chiaro a tutti che la vera candidata, nascosta ma non troppo, è la presidente del Senato Casellati, rispettosamente non faccio commenti. La risposta del centrosinistra, che pare unito ma non lo è, li rimanda al mittente con una certa finezza: “Prendiamo atto della terna formulata dal centrodestra che appare un passo in avanti, utile al dialogo. Pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi la larga condivisione in questo momento necessaria”. E poi il capolavoro quasi eroico del nipote dello zio: “La proposta che facciamo è quella di chiuderci dentro una stanza e buttiamo via le chiavi, pane e acqua, fino a quando arriviamo a una soluzione, domani è il giorno chiave”, così disse il segretario del Pd, Enrico Letta, al termine del vertice fra Pd, M5s e Leu. Come minimo: caviale teglie di pasta al forno, salsiccia e patate in quantità, Brunello di Montalcino. E se sono rose fioriranno. Nel frattempo le pere saranno cadute e già marce.

Non posso non chiudere con la memoria di Mario Francese, cronista del Giornale di Sicilia assassinato da Cosa Nostra quarantatré anni fa, il 26 gennaio 1979. Onore per sempre a un grande giornalista, martire del mestiere e modello per i giovani, ancora tanti, che vogliono fare questo meraviglioso mestiere, il mio mestiere che amo ancora tanto, sempre più difficile in questo tempo buio.

E’ tutto, buona giornata quirinalizia