Occupazione abusiva di immobili, interviene a polizia la Librino

Nei giorni scorsi, personale del Commissariato Librino ha effettuato controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa nel medesimo quartiere. 

Assume rilievo l’attività volta ad accertare la regolare occupazione degli alloggi popolari della c.d. “Torre Leone”, ex Palazzo di Cemento. 

Nello specifico, sono state verificate 32 posizioni alloggiative, 2 delle quali hanno fatto emergere l’occupazione abusiva dei citati alloggi da parte di taluni soggetti che, con il loro comportamento, hanno danneggiato gli aventi diritto che, come noto, da tantissimi anni sono inseriti in un’apposita graduatoria; 16 appartamenti sono risultati regolarmente assegnati e in 14 unità, al momento del controllo, non vi era nessuno: per tale motivo, gli occupanti senza titolo sono stati indagati in stato di libertà ai sensi degli articoli 633 e 639 bis del codice penale (invasione di edificio pubblico). 

C.M. di anni 29, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari e di recente indagato diverse volte per il reato di evasione, a seguito di aggravamento della citata misura e su disposizione dell’A.G., è stato sottoposto al provvedimento di custodia cautelare in carcere; lo stesso è stato anche segnalato all’A.G. poiché appartiene ad un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza. 

Eseguiti anche molteplici controlli volti a rinvenire autovetture rubate che, come spesso accade, vengono regolarmente parcate sulla pubblica via in attesa di “determinazioni”: Nella circostanza, sono state rinvenute due autovetture, di cui una presentava alcune particolarità: i malfattori, al fine di non destare sospetti e farla sembrare autovettura “pulita”, hanno attaccato l’adesivo block sistem e sono riusciti, senza chiavi, a chiudere l’autovettura in argomento, verosimilmente uscendo dal cofano. 

Infine, nell’ambito dell’operazione denominata “Modello Trinacria” e unitamente al Reparto Prevenzione Crimine S.O., sono stati effettuati controlli di soggetti sottoposti a misure restrittive (ardom e sorvegliati speciali) e, nella circostanza, sono state elevate numerose sanzioni previste dal Codice della Strada oltre ad aver sottoposto veicoli a fermi e/o sequestri amministrativi.