Nuovo regolamento locali notturni: chiusura entro l’una e stop alla musica a mezzanotte

A seguito delle lamentele dei residenti contro i locali notturni, dal Comune è in preparazione un codice che regolamenta orari di musica e apertura di pub e locali notturni.

di Marilisa Dones

Palermo, 28 giu – A seguito delle lamentele dei residenti contro i locali notturni, dal Comune è in preparazione un codice che regolamenta orari di musica e apertura di pub e locali notturni.

Il gruppo di lavoro di Agenda 21, coordinato dall’assessore alla Partecipazione Giusto Catania, ha già incontrato qualche giorno fa i residenti per discutere la bozza di regolamento per pub e locali notturni che sarà pronta a ottobre, e poi dovrà essere approvata dal Consiglio comunale.

Tuttavia per quanto riguarda i mesi estivi di agosto, settembre e ottobre l’assessorato alle Attività produttive fisserà alcune regole per quanto riguarda musica e aperture notturne.

I locali dovranno chiudere entro l’uno e verrà proibita la musica ad alto volume dopo la mezzanotte. Inoltre, vigerà il divieto di somministrazione delle bevande in bottiglie di vetro in prossimità dei locali.

L’ordinanza verrà presentata nei prossimi giorni.

“In alcune zone della città – spiega l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco a Repubbblica – ci sono situazioni di emergenza e di difficile convivenza tra residenti e pub, dove la musica supera i decibel consentiti dalla legge: ecco perché è necessario un provvedimento urgente, in attesa di una nuova

regolamentazione definitiva del settore”.

“Per il regolamento – afferma Giusto Catania – abbiamo pensato a un percorso partecipato e condiviso, che dia a tutti la possibilità di esprimere la propria opinione e le proprie proposte. Il prossimo incontro sarà con le associazioni di categoria e i titolari dei locali. Solo, al termine di questi incontri, porteremo una proposta al Consiglio”.

Per quanto riguarda la bozza di regolamento che verrà presentata ad ottobre, i locali notturni dovranno essere ubicati a non meno di 200 metri dai luoghi di culto e da quelli di cura e di riposo, mentre discoteche e discobar dovranno essere gradualmente dislocati lontano dai centri abitati. Inoltre i divieti e le limitazioni all’apertura di nuove strutture potranno essere stabiliti distinguendo la città in centro storico (ad alto tasso di tutela), borgate marinare e costiere, zone urbane a forte concentrazione residenziale.

Per avvivare nuove attività, ci vorranno alcuni requisiti minimi, come una superficie di somministrazione di 30 metri quadrati, certificazione per le opere di insonorizzazione dei locali, accesso assistito e facilitato ai diversamente abili, mantenimento del decoro urbano su infissi, vetrine e insegne, nel rispetto delle norme urbanistiche e delle caratteristiche storiche dell’immobile.

Il regolamento inoltre fisserà orari inderogabili di chiusura e stop a musica e schiamazzi e alcuni obblighi a carico del gestore: come quello di mantenere pulita l’area di propria pertinenza e di garantire il controllo dei clienti sia all’interno che all’esterno del locale anche con telecamere esterne e servizio di vigilanza.

Insomma, forse adesso, i residenti potranno essere liberi di dormire sonni tranquilli.

Ad ogni modo, ci si aspettano le proteste dei gestori di pub e locali notturni che vedranno limitati i loro affari.