Nuovo ospedale Siracusa, incontro con Musumeci: scelto il sito
Nuovo ospedale Siracusa. La scelta del sito dove realizzare il nuovo ospedale di Siracusa tornerà all’esame del consiglio comunale. Lo ha anticipato il sindaco Francesco Italia, nel corso dell’incontro che si è tenuto con il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci nella sede di rappresentanza etnea.
Da una parte, assieme al governatore, l’assessore alla Salute Ruggero Razza e il direttore reggente dell’Asp Anselmo Madeddu; con il sindaco, anche la presidente del civico consesso Moena Scala e il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa.
Presente anche l’assessore regionale siracusano Edy Bandiera. Il vertice è stato convocato da Musumeci per dare seguito alla recente delibera del suo governo con la quale si formalizza la volontà di dare finalmente un nuovo nosocomio al capoluogo aretuseo, dopo circa trent’anni di attesa.
Nuovo ospedale Siracusa: la Regione non interferirà sulla scelta dell’area
In premessa, l’assessore Razza ha chiarito, rispondendo a una precisa richiesta del sindaco, i parametri della Balduzzi entro i quali ci si è mossi per la classificazione dell’ospedale di Siracusa nel Piano della rete, all’esame del governo centrale. I rappresentanti della Regione hanno ribadito la volontà di non interferire sulla scelta dell’area, adottata dal consiglio comunale lo scorso anno, e di volere quindi rispettare la volontà dell’assemblea cittadina.
Il presidente della Regione ha chiesto di sapere se la nuova amministrazione comunale intende confermare la scelta di contrada Pizzuta.
Il sindaco ha fatto presente che da alcuni Comuni della provincia siracusana è pervenuta, frattanto, la richiesta di voler rimettere in discussione il sito prescelto, per cui si è riservato di riportare il tema all’esame del consiglio comunale. «Giusto coinvolgere le realtà locali – ha precisato il presidente della Regione – ma vi esorto a fare presto. Si è già perso troppo tempo in polemiche spesso inutili e dannose». Esortazione raccolta e condivisa dai rappresentanti del Comune, secondo i quali in un mese il nodo potrebbe essere sciolto definitivamente.