Palermo – Un nuovo fenomeno progressivo di deformazione del manto stradale sulla via di accesso al viadotto Scorciavacche 2, sulla variante alla statale 121 “Catanese”, si e’ prodotto a circa 150 metri di distanza da quello verificatosi il 30 gennaio che aveva provocato la chiusura del tratto interessato dallo smottamento. L’area era stata già sottoposta a sequestro probatorio dalla Procura di Termini Imerese, che ha aperto un’inchiesta dopo il primo evento, diventato un caso nazionale su cui era intervenuto anche il premier Matteo Renzi per chiedere all’Anas di individuare il responsabile.
“Il fenomeno, che ha provocato il cedimento del piano viabile ad una distanza di circa 150 metri dal viadotto Scorciavacche, in direzione Palermo -precisa una nota dell’Anas- è da attribuire alle stesse cause che hanno determinato il precedente dissesto, che ha a sua volta contribuito a ingenerare il nuovo evento”.
L’Anas conferma che, “così come previsto, non appena l’area sarà dissequestrata, il contraente generale dovrà ripristinare l’intero rilevato, con costi dell’intervento interamente a suo carico. Inoltre, sulle base delle eventuali responsabilita’, che saranno accertate anche dalle commissioni di esperti nominate da Anas e Ministero delle Infrastrutture, saranno avviate le azioni legali per il recupero del danno subito, compreso quello di immagine”.
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