Nubifragio a Lipari, l’isola invasa dal fango. Ingenti i danni. Oggi scuole chiuse
Dopo l’alluvione che sabato si ‘ violentemente abbattuta su Lipari prosegue la conta dei danni, che ammontano ad alcune decine di milioni di euro. Il Comune dell’iso…
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di redazione
Palermo, 17 set. (Adnkronos/Ign) – Dopo l’alluvione che sabato si ‘ violentemente abbattuta su Lipari prosegue la conta dei danni, che ammontano ad alcune decine di milioni di euro. Il Comune dell’isola ha disposto la chiusura per oggi delle scuole di ogni ordine e grado ”a tutela della pubblica e privata incolumit'”.
Ieri sera un sopralluogo ‘ stato effettuato dal capo del distaccamento provinciale di Messina della Protezione Civile Regionale. La ricognizione ‘ servita a verificare lo stato dei luoghi e programmare gli interventi da compiere, a seguito del nubifragio che si ‘ abbattuto sull’isola e che ha causato danni con allagamenti che hanno colpito strutture pubbliche e abitazioni private. D’intesa con le autorit’ comunali ‘ stato deciso che gi’ oggi esperti e geologi della Protezione Civile regionale saranno al lavoro a Lipari per accertare lo stato di “salute” dei versanti collinari dai quali si sono staccate le colate di detriti riversate sul centro di Lipari ed in alcune frazioni. Si attende, quindi, l’esito di queste ispezioni “per mettere in campo gli interventi che saranno ritenuti necessari”, come spiegano dalla Regione. I vertici della Protezione Civile regionale hanno dato disponibilit’ al sindaco di Lipari per l’invio di uomini e mezzi per le operazioni di sbancamento, che in questa fase sono state effettuate dai mezzi messi a disposizione dalle autorit’ locali. Il presidente di Federalberghi Eolie e isole minori della Sicilia, Christian Del Bono, protesta per i ”toni ingiustificatamente apocalittici” usati dai media in relazione al nubifragio di sabato. ”Le nostre strutture – ha riferito – hanno ricevuto decine di telefonate allarmate di persone che hanno programmato la propria vacanza alle Eolie, nel mese di settembre. Senza contare le numerose chiamate che continuiamo a ricevere da parenti e amici spaventati da alcuni servizi televisivi. Tranquillizzarli, dicendo loro che la gente gi’ dal giorno dopo era regolarmente in spiaggia non ‘ stato semplice”, ha concluso.