ALCAMO (TRAPANI) -Un grande incendio è scoppiato ieri ad Alcamo, all’interno di un centro di stoccaggio, che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti.
Si è subito creata una grande nube di fumo tossica, che ha ricoperto l’intera città ed è visibile a diversi chilometri di distanza. Sono intervenuti i vigili del fuoco di Trapani e diverse squadre provenienti anche da Palermo. Il sindaco, Domenico Surdi, ha chieso ai residenti di chiudersi in casa, tenendo le fineste ben chiuse.
Ciò che desta maggiore preoccupazione è il fatto che sono andate in fumo materie plastiche presenti all’interno dello stabilimento, che si trova in contrada Stasi. Adesso si attendono i risultati dei controlli dell’aria, predisposti immediatamente dai tecnici dell’Arpa.
Tra i primi a documentare ieri il rogo sui social, Massimo Fundarò, ecologista e membro della direzione nazionale di Sinistra Italiana, che ha affermato: “non c’è bisogno di attendere le analisi; la combustione della plastica sprigiona diossina, che è tossica sia per inalazione che per contatto. Le autorità devono, con urgenza, adottare le misure necessarie. Il problema non si esaurisce con lo spegnimento dell’incendio. La diossina si deposita sui terreni”.
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