Nozze di Roy Paci, chef D’Agostino reinventa la sua ricetta preferita
Nozze di Roy Paci . “Mi viene in mente lui, Louis. Mi piace quello sguardo vivo e veloce che vi rende simili. Insegui le note e le fai vivere, vibrare. Rotei nell’aria come fossi una nota anche tu. E parli, racconti, ti esprimi, con quello che ami di più: la musica”.
Così, lo chef Pietro D’Agostino partecipa alle nozze del musicista Roy Paci formulando all’amico e alla neo sposa, Giovanna Schittino, un augurio che sa di promessa: “Che questo sia l’inizio di una gustosa vita insieme!”. E lo fa a suo modo, esprimendosi attraverso la sua cucina, che è estro, amore, memoria, dedicando loro un piatto che ricorda i mitici “Red beans & ricely yours di Louis Armstrong.
Nozze di Roy Paci: un gamberone di Mazzara del Vallo in tempura di farina di fagioli e tapas croccante
“Ho pensato a Louis, alla sua altrettanto grande passione per il cibo, per le cose buone, per tutte quelle bontà che nascono dall’anima e a sua moglie Lucille che gli preparava il suo piatto preferito: riso e fagioli con cui toccò le corde del suo cuore. Dalla povertà, ecco la grandezza. Mi piace pensare di poter fare qualcosa per te oggi, nel giorno più incredibile per Voi”.
E partendo proprio dai due ingredienti principiali, appunto, riso e fagioli, la stella Michelin del ristorante La Capinera di Taormina rielabora il piatto preferito del più virtuoso trombettista che la storia abbia mai conosciuto, con un gamberone di Mazzara del Vallo in tempura di farina di fagioli e tapas croccante.
Il tutto servito su straordinari piatti da finger food, fatti a mano dal designer Peppino Lopez realizzati in materiale stonewale, la cui forma rievoca una foglia di calla, battezzati “foglia divina”. Duecento esemplari bianchi, grezzi, decorati al centro con smalti ceramici apiombici, destinati alta ristorazione per uso professionale. “Un piatto tecnico progettato in base alla pietanza pensata dallo chef – commenta Lopez – uno dei casi in cui la forma si adatta al contenuto”.
Omaggio al grande musicista jazz Louis Armstrong
Ed ecco, servito l’omaggio al grande musicista jazz, che fece della sua tromba uno degli strumenti simbolo del genere, e del suo stile vocale e delle sue innovazioni interpretative fonte di ispirazione di molti cantanti come Billie Holiday e Frank Sinatra. “Armstrong una grande icona – per usare le parole dello stesso Roy Paci – che ha sdoganato il jazz come nessuno mai al mondo”. Ma che fu anche uno dei più grandi mangiatori del ventesimo secolo, che amava a tal punto il cibo da giocarci anche nei titoli e testi dei suoi brani, riempiendoli di doppi sensi e allusioni, come “Struttin With Some Barbecue” brano dal titolo enigmatico, e poi la sua ironica mania di firmarsi nelle lettere ‘Soul Foodly Yours’ o appunto ‘Red Beans & Ricely Yours’.