Notte bianca delle edicole: la protesta a Palermo
Notte bianca delle edicole: si è tenuta ieri, sotto i portici di via Ruggero Settimo la prima “notte bianca delle edicole”. Ad organizzarla il Si.Na.Gi, sindacato nazionale giornalai, in difesa della categoria che rischia di scomparire per sempre.
Notte bianca delle edicole: una protesta a favore della categoria
L’obiettivo della notte bianca è quello di ottenere dal Governo incentivi che permettano alle edicole di non chiudere definitivamente. I numeri sono sconfortanti, nell’ultimo decennio a Palermo sono scomparse oltre 400 edicole, 280 le superstiti nel 2001, oggi non ne restano che un centinaio. Alla “notte bianca delle edicole” palermitana ha partecipato una delegazione del Gruppo siciliano dell’Unci guidata dal presidente Leone Zingales. A Palermo, come in circa 40 città italiane, un’edicola è rimasta aperta sino alle 23 in segno di protesta. Presenti anche Daniele Ditta, Salvatore Ricco, Roberto Leone, componente della Giunta regionale Assostampa, e Giuseppe Lo Bianco.
Erano inoltre presenti Roberto Ginex, segretario regionale dell’Assostampa siciliana e Giuseppe Rizzuto, Segretario provinciale dell’Assostampa.
“La crisi dei giornali, della stampa cartacea in generale, ha stravolto il settore delle edicole. Siamo a fianco degli edicolanti e si spera che la politica intraprenda al più presto concrete iniziative per l’editoria. Ogni settimana, nel Paese, assistiamo alla chiusura di un punto vendita di giornali e riviste” ha dichiarato Zingales.
Le stime del Si.Na.Gi- Cgil in Sicilia riportano dati negativi: in tutta la Sicilia nel 1998 c’erano oltre 2000 edicole, oggi il numero è sceso a 1000. Delle 860 edicole presenti a Palermo e a Trapani nel 2010 ne restano soltanto 400.
Notte bianca delle edicole: l’obiettivo della protesta
La prima delle notti bianche delle edicole è il primo passo verso un obiettivo chiaro: “Continuare la campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, del mondo politico e delle amministrazioni comunali sull’importanza che riveste l’edicola nell’ambito sociale, culturale e democratico del nostro paese” così come ha dichiarato il sindacato nazionale dei giornalai.