Dal 14 al 15 Settembre la Diocesi di Noto sarà al centro dell’attenzione internazionale per il 3° Convegno di Bioetica. L’importante evento si terrà nell’aula magna del Seminario Vescovile e quest’anno tratterà il seguente tema: Venire al mondo: i luoghi dell’invisibile. L’umiltà ed il trascendente come esercizio di cura e di ospitalità. Sarà il Vescovo di Noto Monsignor Antonio Staglianò ad aprire i lavori presso la Basilica Cattedrale di Noto, con una prolusione dal titolo: “Generato non creato: nell’umano l’immagine e la somiglianza di Dio”
Il convegno internazionale, fortemente voluto proprio da S.E. Mons. Staglianò, si avvale della partecipazione di alcuni dei più autorevoli esperti e ricercatori in ambito internazionale nel campo della bioetica, e vuole essere un contributo a fornire risposte alle tante problematiche etiche che le moderne biotecnologie e le relative antropologie di riferimento pongono. Il Convegno internazionale, al suo terzo appuntamento, è diventato ormai stabile nel grande panorama bioetico: inserito nel programma nazionale per la formazione degli operatori della sanità, è anche aperto a insegnanti, studenti e, più in generale, a quanti si sentono interpellati dalle attuali – e spesso scottanti – questioni biomediche. Proponendo un interessante dialogo sulle più significative problematiche, tale appuntamento rappresenta dunque una ulteriore occasione che il Vescovo Staglianò offre alla diocesi – ma anche alla platea internazionale – per l’approfondimento e per il confronto.
All’interno dei lavori del Convegno sono attesi due illustri ospiti come il prof. Massimo Losito – Docente di Bioetica al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum di Roma – ed il prof. Pietro Grassi dell ISSR all’Apollinare, Pontificia Università della Santa Croce di Roma.
Il Convegno di Noto, arricchito anche da tanti altri ospiti di rilievo e da un dibattito di altissimo livello, rappresenta quindi un importante riferimento per la Bioetica italiana e al contempo un’esperienza formativa che arricchisce tutti i partecipanti.
“Siamo sempre più convinti – spiega il Presule – che non si possa comunicare il Vangelo fuori dai processi culturali in cui la vita dell’uomo avanza, sia in termini di speranza che di ricerca di futuro, e – continua – vogliamo portare il Vangelo della vita nelle coscienze e nelle convinzioni degli uomini perché con la chiarezza di fondo sulle questioni sensibili la stessa comunicazione cristiana possa essere accolta e vissuta nell’esperienza delle donne e degli uomini del nostro tempo”.
Per informazioni scientifiche rivolgersi al. Prof. Sac. Antonio Stefano Modica 3931672085.
Per ulteriori informazioni si prega di fare riferimento alla Segreteria Organizzativa tel. 0931-573868.
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