Noto (Sr), 22 Nov. – La Guardia di Finanza di Noto ha sequestrato un’area di oltre 10.000 mq – situata in contrada Coffitella – e una decina di immobili insistenti sui terreni sottoposti a sequestro. Le Fiamme Gialle hanno anche denunciato 41 persone.
Le indagini di polizia giudiziaria, dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Siracusa Andrea Palmieri, hanno permesso ai finanzieri di ricostruire i complessi meccanismi di frazionamento di lotti a fini edificatori dell’intera zona e i vari passaggi, negli anni, tra i proprietari originari e gli acquirenti.
Le lottizzazioni illecite sono state rese possibili attraverso il concorso necessario di professionisti e tecnici compiacenti. La ricostruzione operata dalle Fiamme Gialle ha permesso di appurare che l’intera area, di pertinenza esclusivamente agricola, è ormai da decenni di proprietà di una fantomatica s.a.s. denominata ‘Asinaro’, nata (sulla carta) per occuparsi di coltivazione di mandorle.
Una vocazione agricola, però, solo paventata: la società, nei fatti, non è stata mai operativa nel settore imprenditoriale in questione. E’ stato infatti appurato che il vero scopo della società, sin dall’atto della sua costituzione, era chiaramente quello di acquistare un’area indivisa, oggetto dell’odierno sequestro, da assegnare informalmente, per quote, ai singoli soci.
L’area fu spartita considerando, per ogni socio, una porzione di terreno pari alla metà del capitale versato e così fino agli scorsi mesi: a confermare tale ipotesi accusatoria sono state le numerose scritture private – molte delle quali recentissime – attestanti tutti i passaggi di quote tra la società e gli acquirenti finali e preparate ad hoc dal professionista netino che ha curato – dal punto di vista formale – gli aspetti relativi ai vari frazionamenti e passaggi di terreni.
In qualche caso, addirittura, erano già state predisposte pratiche concessorie presso l’ufficio tecnico del Comune, circostanza davvero curiosa stante la precisa destinazione urbanistica dell’area e la mancanza, per ognuno dei soggetti indagati, di un titolo di proprietà reale alla base dell’avvio dell’iter amministrativo.
Gli indagati dovranno rispondere del reato di lottizzazione abusiva. “Il sequestro preventivo odierno – commenta il Comandante Provinciale – è un primo passo finalizzato alla confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite, e se tali ipotesi accusatorie dovessero trovare conforto nelle sedi giudiziarie competenti, essi potranno essere acquisiti di diritto e gratuitamente al patrimonio del Comune nel cui territorio è avvenuta la lottizzazione stessa. Quello della lottizzazione abusiva, soprattutto a scopo edificatorio, è un fenomeno che, purtroppo, nel panorama siracusano, e in particolare della Val di Noto, raggiunge livelli allarmanti”.
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