Non una di meno a Catania, non si fermano le manifestazioni

Non Una di Meno Catania scende in piazza durante la 3 giorni di mobilitazione contro il convegno della Lega e per ribadire a Salvini che in Sicilia non è il benvenuto.

“Nessuna legge, nessun ministro potrà mai fermare i flussi migratori dettati da cambiamenti climatici, colonizzazioni di territori e di risorse, sfruttamento, guerre e da scelte coraggiose di libertà e ribellione ai ruoli e ai confini imposti dalla società patriarcale e capitalista in cui viviamo.”

“Non chinerà la testa e non starà in silenzio mentre un carnefice si fa vittima e trasforma una città del SUD, ieri terra di insulti e oggi terra di conquista,  in una vetrina elettorale e in un circo mediatico. “ dichiarano le/i partecipanti.

Le attiviste di Non Una Di Meno Catania dichiarano “Durante il suo mandato politico come Ministro dell’Interno Salvini non si è  accontentato di quello che ha  fatto abolendo la protezione umanitaria e condannando alla violenza, agli stupri, alle torture e allo sfruttamento donne e uomini migranti”  e continua “Una violenza di Stato che ha ribaltato il ruolo delle vittime e dei carnefici e che fomenta una guerra tra poveri. Una violenza che passa anche dal linciaggio digitale verso le ribelli, siano esse capitane di una nave o studentesse in piazza”.  

In piazza le/gli manifestant* di Non Una Di Meno Catania sottolineano che “le politiche Leghiste si basano su una violenza mirata a strumentalizzare i corpi delle donne per la campagna elettorale permanente della paura, nutrendo la narrazione tossica che crea stupri di serie A e di serie B.

Distinguendo tra la vittima dell’invasore nero e la vittima del raptus di gelosia, nel caso si tratti di un marito italiano.
Una violenza che si fa anche riproduttiva, che colpevolizza l’aborto e fa l’occhiolino ai fondamentalisti che vorrebbero imporre un unico modello di famiglia”.

Concludendo dichiara l’attivista “ Non dimentichiamo le politiche machiste che da anni si susseguono, non dimentichiamo lo scampato pericolo del ddl Pillon, anch’esso marca LEGA, violento strumento di disciplinamento e di imposizione di ruoli e gerarchie di genere. Una violenza alla quale rispondiamo con la sorellanza verso tutte le donne che attraversando i confini combattono per la loro liberazione dallo sfruttamento, sia nei paesi di origine che in quelli di transito e di arrivo.”

Le attiviste ricordano i prossimi appuntamenti dei 3 giorni di mobilitazione della rete Mai Con Salvini – Sicilia:

Venerdì 2 Ottobre: h19:00 – Piazza Federico II di Svevia
INCONTRO TRA REALTA’ SICILIANE

Sabato 3 Ottobre: h10:00 – Piazza Trento
MANIFESTAZIONE REGIONALE

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