E’ diventato un caso social(e) la storia di Salvatore Romeo, il borseggiatore di 23 anni che, adesso, con il suo volto, compare sugli autobus 101 e 102 dell’Amat Palermo. “Non ti vogliamo sui nostri autobus” recita la scritta accanto alla sua foto segnaletica. Ma,oggi, lui ha rotto il silenzio ed espresso la propria posizione in merito alla vicenda che lo ha visto, suo malgrado, protagonista, rilasciando un’intervista a La Repubblica di Palermo.
Non sarebbe un ladro”per mestiere”e , a quanto ha dichiarato, ruba per vivere. Una storia di disagio sociale alle spalle. Il padre, pescatore, muore quando lui aveva sei anni. La prima rapina a quattordici: compra una pistola giocattolo ed entra in un negozio, minacciando i commercianti. Poi, la condanna: quattro anni a Malaspina. In riformatorio prende la licenza media, gioca a calcetto, riceve la prima comunione. Ma fuori il suo mondo non è cambiato: smette di fare le rapine e si dedica ai borseggi sugli autobus. Dopo aver rubato i soldi, chiama i derubati per fare in modo che ritrovino i documenti, mentre lui è già scappato.
Oggi che il suo volto è noto a tutta la città di Palermo, però, lui chiede una possibilità. Non lo hanno preso, “non lo prendono mai”, come ha dichiarato su facebook. Ma, forse, i palermitani lo hanno già condannato.
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