“Non consumatelo, è l’unico frutto cancerogeno”, il Ministero della Salute lo ha finalmente rivelato | Supermercati costretti a svuotare interi reparti

Frutto cancerogeno, è allarme: il Ministero della Salute l’ha confermato. Ritirato
In Italia, grazie al bel clima di cui godiamo, abbiamo a disposizione un’ampia varietà di frutta e di verdura, sempre diversa a seconda della stagione in cui ci si trova. Se d’inverno spopolano i cavoli e i broccoli, così come le zucche, d’estate invece è tempo di zucchine e pomodori succosi, così come di pesche e albicocche dolci e saporite.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce a tutti di consumare cinque porzioni di frutta e di verdura al giorno, di cui preferibilmente 3 devono essere di frutta e 2 di verdura. Per una porzione di frutta si intende due frutti piccoli, come due mandarini o uno grosso, come una mela; per quanto riguarda la verdura, la porzione a crudo è di 200 grammi, che scende a 80 grammi per quanto riguarda l’insalata.
In queste ore, però, il Ministero della Salute ha diramato un’allerta proprio in merito ad un frutto molto amato ed altrettanto consumato in tutt’Italia: ecco di che cosa si tratta e cosa potrebbe causare in chi lo consuma.
Allarme Ministero della Salute: questo frutto è cancerogeno
In queste ultime ore, il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo di un lotto di fichi secchi di marca Fatina. Il motivo è molto serio: sembra che nei frutti essiccati sia presente la sostanza ocratossina A in concentrazioni che superano i limiti di legge stabiliti dal regolamento UE 2023/915. Venduto in confezioni da 250 grammi, ha un numero di lotto che è350021021/1-11-231 e il termine minimo di conservazione è del 12 febbraio 2025, quindi chi l’avesse ancora in casa potrebbe non averlo consumato poiché scaduto. Nonostante il termine minimo sia stato superato, il Ministero della Salute ha pubblicato l’avviso solo l 25 febbraio.
A produrre i fichi secchi è stata l’azienda Pagysa A.S., mentre a commercializzarli in Italia è la Murano Spa. A scopo precauzionale, si suggerisce di non consumare questo alimento con questo numero di lotto e questo termine minimo di conservazione.

Cos’è la ocratossina A
L’ocratossina è una sostanza che può avere conseguenze dannose su chi la ingerisce. I disturbi più lievi che può causare si palesano a livello gastrointestinale ma, nei casi peggiori, si rischia addirittura di sviluppare il cancro o l’immunodeficienza. Naturalmente presente in molti alimenti come i cereali, i chicchi di caffè, la frutta secca e il vino, la sua concentrazione è rigidamente normata: quando, però, si scopre che in determinati alimenti supera i limiti di legge, allora scatta l’allarme.