No hotspot a Palermo. E’ arrivata la decisione definitiva dal consiglio regionale dell’Urbanistica (Cru), presieduto dall’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente Toto Cordaro.
Dopo l’analisi della documentazione tecnica pervenuta dalla prefettura è stato espresso parere negativo poiché la proposta progettuale consiste soltanto in uno “studio di prefattibilità” già di per sé non adeguata, che non è stata accompagnata, né poteva esserlo, dai necessari pareri di compatibilità geomorfologica, di competenza dell’ufficio del genio Civile ed era altresì carente dei pareri di competenza della Soprintendenza sotto l’aspetto paesaggistico, ma ancor di più vincolistico”.
Già a fine maggio l’ipotesi hotspot si era allontata dopo l’incontro tra i capigruppo del Consiglio Comunale e l’assessore regionale al territorio Toto Cordaro. Dopo il confronto, Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune, aveva commentato con un tweet: “positivo incontro con assessore Regionale al Territorio Toto Cordaro. Capigruppo del Consiglio comunale hanno ribadito contrarietà della città alla struttura. Interlocuzione positiva che lascia presagire esito positivo della vicenda”.
Il negativo pronunciamento del consiglio comunale di Palermo ha rappresentato sin dalll’inizio un ostacolo insormontabile, in quanto l’amministrazione è proprietaria dell’area e rimane l’unica autorità competente in materia di pianificazione territoriale.
Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ricevendo a Palazzo d’Orleans il sottosegretario agli Interni, Stefano Candiani aveva evidenziato il dato politico relativo al voto contrario espresso all’unanimità dal Consiglio comunale circa la realizzazione della struttura nel quartiere Zen, nonché l’altrettanta contrarietà delle associazioni operanti in tema di sociale, a partire dal Centro Pio La Torre.
«Abbiamo potuto constatare – afferma il presidente Musumeci – la grande attenzione e disponibilità del senatore Candiani ad approfondire il delicato argomento. Per una decisione definitiva, comunque, ci siamo aggiornati a dopo il 4 luglio, quando si riunirà il Comitato regionale per l’urbanistica, presieduto dall’assessore Cordaro, che assumerà la posizione ufficiale della Regione».
“La decisione del Consiglio regionale dell’Urbanistica, che ha bocciato il progetto dell’Hotspot allo Zen, accanto al Velodromo, è un’ottima notizia per Palermo: viene così rispettata la volontà del consiglio comunale che aveva chiesto con forza di fermare il progetto, sbagliato e inopportuno sotto ogni punto di vista. Adesso ci attendiamo che anche il governo nazionale rispetti la volontà popolare, rinunciando alla struttura”. Lo dice Paolo Caracausi, consigliere comunale Idv di Palermo, commentando il parere negativo espresso oggi dal Cru.
Soddisfatto anche Giusto Catania, capogruppo di Sinistra Comune: “Il parere negativo del Consiglio regionale dell’Urbanistica che boccia l’hotspot a Palermo è una buona notizia per la città, per chi crede nei valori dell’accoglienza e per chi pensa che vadano sempre tutelati i diritti umani.”
“E’ una risposta importante a chi, in questi ultimi mesi, ha attuato una politica di criminalizzazione dei migranti- continua Catania – la Regione ha potuto esprimersi in questo modo anche grazie alla mobilitazione politica e sociale della città di Palermo che, con le associazioni e con il voto del Consiglio comunale, ha dichiarato la sua netta contrarietà a luoghi di detenzione per migranti. Oggi Palermo e la Sicilia si confermano luoghi di accoglienza, in continuità con le mobilitazioni per aprire i porti italiani e per salvare in mare le vite di uomini, donne e bambini.”
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