Niscemi: gli attivisti No Muos ricorrono al Tar
L’azione dei comitati contro le 46 antenne NRTF e contro la realizzazione del MUOS allarga il proprio fronte di opposizione, sostenendo l’intervento di un gruppo di cittadini niscemesi nel procedimento al TAR di Palermo.
di redazione
Niscemi (Cl), 8 Mag. – L’azione dei comitati contro le 46 antenne NRTF e contro la realizzazione del MUOS allarga il proprio fronte di opposizione, sostenendo l’intervento di un gruppo di cittadini niscemesi nel procedimento al TAR di Palermo.
Si tratta del procedimento n.808/2013, promosso dal Ministero della Difesa avverso la revoca delle autorizzazioni alla costruzione dell’impianto satellitare all’interno della sughereta di Niscemi, firmata dalla Regione Siciliana lo scorso 29 marzo.
Il Ministero della Difesa, con il ricorso, richiede non solo l’annullamento del provvedimento di revoca, ma anche un risarcimento danni di 25.000 euro al giorno dal 29 marzo per l’interruzione dei lavori e una somma da quantificare a titolo di risarcimento danni per “l’incidenza negativa sui rapporti Italia-Usa e Italia e paesi Nato”.
Pertanto, un gruppo di cittadini residenti a Niscemi, a pochissimi chilometri dalla base militare, che hanno tutto l’interesse all’effettiva messa in atto del provvedimento di revoca, sono adesso parte del procedimento al Tar, attraverso un atto di intervento, a sostegno della revoca della Regione, e in opposizione al ricorso del Ministero della Difesa, così come aveva già fatto nei giorni scorsi Legambiente e come ha fatto oggi anche il Comune di Niscemi.
Venerdì 10 maggio si terrà la camera di consiglio relativa alla concessione della sospensiva della revoca chiesta dal Ministero. L’azione legale promossa dal gruppo di cittadini niscemesi è un tassello in più che si aggiunge alla mobilitazione permanente messa in campo dai comitati e dagli attivisti in questi mesi e che rafforza l’obiettivo del movimento No MUOS.