Trentadue anni fa perdeva la vita, per mano della mafia, il vice questore Ninni Cassarà.
Era il 6 agosto del 1985, quando Ninni Cassarà fu ucciso a colpi di Kalashnikov sul portone di casa insieme all’ agente Roberto Antiochia. Gli fu fatale la sua abnegazione nella lotta alla mafia, che affrontava con coraggio, al fianco di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Tutto questo non poteva essere accettato dalla mafia, che allora uccideva in maniera efferata, quanti si contrapponevano alla sete di potere di Riina, Provenzano e Bagarella. Nell’agguato di Cosa Nostra rimasero feriti Giovanni Salvatore Lercara e Natale Mondo.
Ninni Cassarà fu uno dei protagonisti della Palermo di fuoco dei primi anni Ottanta. Si era trasferito da Trapani a Palermo, mentre alla Procura stava nascendo il pool antimafia voluto dal giudice Rocco Chinnici. Arrivato a Palermo, Cassarà divenne subito uno degli uomini più fidati di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
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