E’ in stato di fermo per omicidio nell’ospedale “Cervello” di Palermo dove si e’ presentata spontaneamente, la trentenne che ha abbondato la figlia appena nata in un cassonetto del capoluogo, in via de Giorgi, nella zona della circonvallazione, provocandone la morte.
La giovane, ricoverata nel reparto di Ginecologia per dolori e una perdita di sangue, ma le cui condizioni non sono definite preoccupanti, e’ piantonata dai carabinieri della Compagnia di San Lorenzo. Disposta dal Pm l’autopsia sul corpicino. I militari che conducono le indagini hanno avvisato il marito che sta in Friuli.
La donna, madre di tre figli piccoli, palermitana, ma residente a Gemona del Friuli da dove era rientrata provvisoriamente, in serata si è fatta viva nel nosocomio in stato di choc e dolorante, accompagnato dal cognato, spiegando ai medici quanto le era successo: di avere partorito da sola all’alba e che poi presa dal panico, credendo che la piccola fosse morta, di avere gettata la figlioletta nel cassonetto avvolta in un lenzuolo e posta dentro un borsone rosso. La bimba e’ stata poi trovata da un barbone e il suo cuore ha cessato di battere durante il trasporto verso il reparto di neonatologia del Civico.
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