Naufragio di un barcone carico di migranti nel Canale di Sicilia. Fonti locali parlano di almeno 700 morti. Secondo le prime informazioni, pare che l’imbarcazione, stracolma di persone, si sia ribaltata e poi affondata. Poco prima aveva dato, inutilmente, l’allarme e un mercantile si era diretto in zona, a circa 60 miglia nord dalla Libia. Proprio l’equipaggio del mercantile, che ha assistito alla tragedia, ha tratto in salvo 28 persone.
Dai mezzi aerei che stanno operando nell’area del naufragio del barcone carico di migranti, sono stati lanciati in mare, all’alba, zattere e salvagente. “Sono passate ancora poche ore dal naufragio – ha spiegato un operatore della Guardia costiera – per considerare perse tutte le speranze anche perchè la temperatura dell’acqua non è proibitiva.
Sul fronte politico, questa nuova sciagura che dimostra la miserabile inerzia dell’Unione Europea, sembra aver convinto i leader ad affrontare la situazione in modo diverso.
Nei colloqui avuti in queste ore il presidente del Consiglio Matteo Renzi avrebbe chiesto la convocazione di un vertice straordinario dell’Ue sul tema dell’immigrazione al massimo entro la prossima settimana.
I 28 superstiti del naufragio sono a bordo di quattro navi: 22 sono sulla motonave “King Jacob”, con bandiera portoghese, che avrebbe assistito al capovolgimento del barcone, due sono a bordo di nave Gregoretti (della Guardia Costiera), due sono su un altro mercantile. Gli ultimi due, infine, sono su una nave militare impegnata nei soccorsi.
Sono stati 23.556 i migranti sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno ad oggi. Nello stesso periodo dello scorso anno gli arrivi erano stati 20.800, ma è negli ultimi giorni che c’è stato un aumento esponenziale che lascia prevedere un vero e proprio esodo durante la bella stagione.
“Ho chiamato Matteo Renzi per capire come possiamo agire d’urgenza. E’ la peggiore catastrofe degli ultimi anni nel Mediterraneo, chiedo una riunione dei ministri degli Interni e degli Esteri europei”. Lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande.
“Rivolgo un accorato appello affinché la comunità internazionale agisca con decisione e prontezza, onde evitare che simili tragedie abbiano a ripetersi”. Lo ha detto Papa Francesco dopo l’ennesimo dramma dell’immigrazione. “Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore, affamati, perseguitati, feriti, sfruttati, vittime di guerre, cercavano la felicità”, ha aggiunto il Pontefice.
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