Nel 2021 lo stock dei crediti deteriorati salirà fino a 385 miliardi
CERNOBBIO (COMO) (ITALPRESS) – Lo stock complessivo dei crediti deteriorati in Italia, previsto in crescita del 5% nell’anno in corso, quando raggiungerà 338 miliardi, salirà ulteriormente nel 2021 fino a un totale di 385 miliardi. Il mercato delle transazioni dei crediti deteriorati si conferma dinamico, con 34 miliardi di euro previsti per l’anno in corso e previsioni costanti per il 2021.
È quanto emerge dalla dodicesima edizione del report Market Watch NPL, presentato oggi a Villa Erba a Cernobbio, in occasione di “The new Wave”, la nona edizione dell’evento organizzato da Banca Ifis per il mercato dei NPL e del bank restructuring.
“Il prossimo anno ci sarà un indice di fallimento dei creditori che sarà il doppio dell’anno in corso”, è questa la previsione di Luciano Colombini, ceo di Banca Ifis, il quale ha spiegato che “la nuova onda dei crediti deteriorati ha la diga delle moratorie. Si sta gonfiando, Venezia non è ancora allagata dall’acqua alta, ma arriverà. Stimiamo che i risultati negativi di questa crisi siano però inferiori rispetto alla precedente, che fu del 4,5%. Qui ci sono stati interventi più tempestivi e importanti da Europa, governo e banche”.
Il nostro sistema Paese è quindi pronto ad affrontare questa nuova ondata di crediti deteriorati con più efficienza del passato.
“Il sistema finanziario è tuttavia ben posizionato rispetto alla precedente crisi perché le banche hanno implementato sistemi di rilevazione e monitoraggio di gestione dei crediti NPE nei diversi stadi di deterioramento. Gli operatori NPL sono infatti una vera e propria industria con circa 8.000 addetti e 230 miliardi di euro di NPE in gestione, capaci di intervenire nelle varie fasi del processo del credito per contenerne il deterioramento e massimizzare i recuperi degli NPL. Per i mesi a venire – ha concluso Colombini – vogliamo essere ottimisti e guardare con fiducia ai segnali di ripresa in grado di azionare nuovi circoli virtuosi per la nostra economia”.