Nè studio nè lavoro: Sicilia regione col più alto tasso di “Neet”
Si chiamano “Neet” e sono quei giovani tra i 18 e i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro.
Sicilia al top in Europa per numero di Neet
La Sicilia è al top tra oltre 200 regioni europee per l’alto tasso di Neet. E’ quanto emerge dal Regional Yearbook 2017 pubblicato da Eurostat, che evidenzia come il dato negativo dell’isola (41,4%) è inferiore solo a quelli registrati per la Guyana francese (44,7%) e la regione bulgara di Severozapaden (46,5%). Il dato siciliano riflette quello italiano: tra i Paesedell’Unione Europea, dove la media dei Neet è del 15,2%, l’Italia si conferma quello con la quota più elevata (il 26%).
”È un dato triste che si unisce al dato sulla percentuale di laureati che è al 18% in Sicilia, la più bassa d’Europa dopo la Romania. È un dato preoccupante che dimostra la bontà delle cose che noi diciamo e cioè puntare sul diritto allo studio, sul lavoro, sullo sviluppo”, ha commentato il rettore di Palermo e candidato alla presidenza della Regione siciliana Fabrizio Micari.
Per il candidato governatore del M5S Giancarlo Cancelleri: “Questo è il magnifico risultato di gente come Fabrizio Micari, che guida l’università di Palermo, e Rosario Crocetta, che guida da cinque anni la Regione siciliana: hanno demolito i giovani in Sicilia, gli hanno tolto la voglia di lavorare e soffiare”.
Dati negativi anche per l’occupazione
I dati Eurostat non sono positivi per il Mezzogiorno nemmeno sul fronte dell’occupazione: Calabria, Sicilia, Campania e Puglia sono fra le realtà territoriali in Europa in cui lavora meno di una persona su due fra i 20 e i 64 anni. Il quadro si completa guardando al digitale, diventato indispensabile per la maggior parte delle professioni. Nel Sud Italia e nelle isole solo il 57,5% dei cittadini fra i 16 e i 74 anni usa regolarmente Internet, quasi 20 punti percentuali meno della media Ue (79%). E appena il 27% lo fa da dispositivi mobili come smartphone o tablet (media Ue 59%).