Nave Sea Eye 4 a Trapani con 847 migranti, altri 308 attendono in mare

Sono terminate le operazioni di sbarco degli 847 migranti salvati in mare su barconi dalla nave Sea Eye 4 che è giunta nel porto di Trapani. A bordo 170 minori, tra cui diversi bambini, 53 donne di cui 2 in gravidanza.

Dopo le operazioni d’identificazione e i primi controlli sanitari, i migranti saranno fatti salire su due navi quarantena già in porto.

La nave di SosMediterranee OceanViking con 308 migranti a bordo è invece ancora a largo di Lampedusa in attesa di un porto sicuro. Ieri due persone accompagnate da 4 familiari sono state fatte scendere a terra perchè avevano ustioni e altre patologie.

I migranti approdati a Trapani Erano stati recuperati dalla nave Sea Eye 4, della ong tedesca Sea Eye, in diversi interventi compiuti tra martedì e giovedì nel tratto di mare compreso tra la Libia e la Sicilia, oggi sono arrivati nel porto di Trapani: sono oltre 800 migranti, precisamente 847. Vi sono anche 170 minori, tra i quali molti bambini sotto i 10 anni, e 53 donne, di cui due in gravidanza. In molti hanno salutato l’arrivo in terra ferma cantando e ballando. Dopo le operazioni di identificazione e i primi controlli sanitari, la maggioranza dei migranti sarà trasferita su due navi quarantena già pronte ad accoglierli, mentre gli altri saranno smistati in centri d’accoglienza dell’isola dove trascorreranno i 14 giorni di isolamento.

Il leader delle Lega Matteo Salvini prima dell’arrivo sul suolo italiano dei migranti aveva commentato: «Una nave tedesca sta per lasciare in Sicilia più di 800 clandestini» ed aveva provocatoriamente posto la domanda: «I ministri dell’Interno e degli Esteri hanno chiesto a Berlino e Bruxelles di farsi carico di questi immigrati o per loro va bene così?». Ma una risposta preventiva era già arrivata dal ministro Lamorgese tramite una intervista pubblicata dal quotidiano Il Messaggero in cui sottolineava che problemi come l’immigrazione irregolare, «non si risolvono certo con dichiarazioni propagandistiche». Del resto proprio sabato scorso dall’Algeria era stato il presidente Sergio Mattarella a fare un appello all’Africa e all’Unione europea esortandoli «fare di più» sul fronte dei migranti sottolineando che se non si «governa» questo fenomeno, sia le «nostre ragioni umanitarie che i nostri sistemi statali, saranno sopraffatti».

Ma quello di Trapani non è stato l’unico sbarco della giornata. All’alba altri 53 migranti sono stati soccorsi mentre erano su veliero, proveniente dalla Turchia, arrivato da solo sulla spiaggia di Campione, nel comune di Crotone, il sesto sbarco dal 2 novembre su questa costa. Le 53 persone sono state trasferite nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto dove dovranno attendere la fine dei 14 giorni di quarantena prima di essere trasferiti in altri centri in Italia.

A Trapani è imponente la macchina dell’accoglienza organizzata dalla prefettura e le operazioni sono andate avanti per tutta la notte. Tra i tanti che danno il loro aiuto Unhcr, Save The Children, la Caritas.