Nave Mediterranea soccorre 54 persone. L’imbarcazione della ong sta facendo rotta verso Nord, fuori dalla zona SAR libica e ha chiesto l’assegnazione urgente di Lampedusa come porto sicuro più vicino di sbarco.
Ricomincia il braccio di ferro tra il governo e le ong impegnate nel salvataggio nelle acque che separano la Sicilia dalla Libia.
Il ministro dell’Interno ribadisce la linea dura e preannuncia la chiusura dei porti italiani a Nave Alex, della rete Mediterranea Saving Humans. “Gli immigrati presi a bordo da Mediterranea sono in acque libiche, e attualmente sono più vicini di decine di miglia nautiche alla Tunisia rispetto a Lampedusa. Se questa ong ha davvero a cuore la salvezza degli immigrati – afferma il titolare del Viminale – faccia rotta nel porto sicuro più vicino, altrimenti sappia che attiveremo tutte le procedure per evitare che il traffico di esseri umani abbia l’Italia come punto di arrivo”.
“Devono essere salvati, non riportati in Libia”, ha sottolineato l’organizzazione, aggiungendo che “nel corso del nostro pattugliamento abbiamo incontrato il relitto di un gommone. Quasi sicuramente un naufragio. Quanti morti non lo sapremo mai”.
“La Mediterranea passerà nelle acque maltesi e abbiamo buona collaborazione con le autorità maltesi. Ho sentito il premier maltese e stiamo sulla stessa barca. Sto colloquiando con il governo maltese”, ha annunciato il ministro dell’Interno.
Al largo della Tunisia ci sarebbero oltre 80 dispersi in un naufragio avvenuto ieri al largo di Zarzis, in Tunisia. Lo scrive su Twitter Alarm Phone, citando Chamseddine Marzoug, attivista e volontario della Mezzaluna rossa tunisina, secondo il quale “solo cinque persone sono sopravvissute, mentre almeno 80 disperse”.
Dei 5 superstiti uno, originario della Costa d’Avorio, è morto in ospedale. Fonti locali riferiscono che sono già al lavoro Mezzaluna Rossa tunisina e Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim) in coordinamento con le autorità tunisine, per i soccorsi e le ricerche in mare, insieme ad alcune imbarcazioni di pescatori.
E intanto continuano senza sosta gli sbarchi con barchini a Lampedusa, dopo quello di ieri sera con 55 persone recuperate dalle motovedette della guardia di finanza e della capitaneria.
Intorno alla mezzanotte è approdato direttamente in porto l’ennesimo barchino con a bordo 14 migranti, tra i quali due donne e 4 bambini.
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