AGRIGENTO, 14 OTT – Niente funerali di stato ma solo un momento di raccoglimento e di preghiera per le vittime del naufragio avvenuto il 3 ottobre scorso davanti alle coste di Lampedusa. Le 150 bare giunte ieri sera, al cimitero di Piano Gatta ad Agrigento dal molo di Porto Empedocle, sono state benedette alla presenza dei seminaristi di Agrigento e del rettore del Seminario don Baldo Reina. Con una breve celebrazione, le vittime sono “state raccomandante alla misericordia di Dio”.
“Vogliamo dare il Nobel a Lampedusa, ma io dico: date la pace a quest’isola. Il Nobel non ci serve”. Lo ha detto don Stefano Nastasi, a lungo parroco delle Pelagie e adesso trasferito. Nel salutare la comunita’ e’ tornato a sottolineare lo stato di “emergenza continua, che non finira’. Ora tutti ne parlano perche’ i morti sono vicini a noi. Ma quante vite perse nel Mediterraneo nell’indifferenza di molti? Le istituzioni diano risposte vere per regalare finalmente una risposta a questi nostro fratelli e la pace ai lampedusani.
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