Naufragio barcone di immigrati nel trapanese, cinque morti
La Sala Operativa della Guardia Costiera di Mazara del Vallo ha ricevuto una segnalazione circa un presunto sbarco di migranti nel tratto di costa tra Porto Palo di Menfi (Ag) e Marinella di Selinunte (Tp), precisamente nei pressi della foce del fiume Belice.
La Sala Operativa del 12° Centro secondario di soccorso marittimo Guardia Costiera di Palermo ha immediatamente avviato le attività di ricerca impiegando tre motovedette Guardia Costiera, dipendenti dai Comandi di Mazara del Vallo, Porto Empedocle e Sciacca, allo scopo di perlustrare quel tratto di mare per verificare la segnalazione e accertare l’eventuale presenza in mare di naufraghi.
La motovedetta della Guardia Costiera CP 2092, giunta sul luogo ha confermato la presenza di un barcone in legno della lunghezza di circa 10 metri incagliato in prossimità della battigia e nelle vicinanze cinque corpi privi di vita.
Non si conosce con esattezza il numero di persone che si trovavano a bordo di quel barcone, il timore è che ci possano essere dei dispersi. Due migranti sono stati trasferiti presso l’Ospedale di Castelvetrano per accertamenti, altri 29 sono stati rintracciati a Porto Palo di Menfi e altri 8 a Selinunte.
Alle attività di ricerca in mare, sotto il coordinamento della Guardia Costiera, si sono aggiunti un’unità navale della Guardia di Finanza, un elicottero dell’Aeronautica militare per la ricerca dall’alto ed il nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco per effettuare una perlustrazione dei fondali marini della zona interessata dallo sbarco.
Inoltre, a termine missione del velivolo dell’A.M. ha operato l’elicottero del 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera decollato da Catania. Al momento, le ricerche in mare hanno dato esito negativo. Proseguiranno fin quando la visibilità lo consentirà e riprenderanno alle prime luci dell’alba tramite l’impiego di unità di superficie e aeree.
Le indagini preliminari sono state condotte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Marsala. Le forze di polizia, coadiuvate da personale militare della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca, hanno rintracciato a terra 35 cittadini extracomunitari di sesso maschile, di nazionalità tunisina.
Sono in corso accertamenti per chiarire l’esatta dinamica della navigazione dell’unità navale utilizzata dai migranti prima di incagliarsi. Le attività di indagine continueranno con l’impiego della Squadra Mobile della Polizia di Stato e dei Carabinieri.