Nations League, l’Italia pareggia 1-1 contro l’Olanda a Bergamo
BERGAMO (ITALPRESS) – L’Italia pareggia 1-1 contro l’Olanda e perde la testa del gruppo 1 di Nations League, in virtù della vittoria per 3-0 della Polonia sulla Bosnia. Al Gewiss Stadium, di fronte agli operatori sanitari e ai sindaci della provincia di Bergamo, un gol di van de Beek permette alla selezione di de Boer di rispondere all’iniziale vantaggio di Lorenzo Pellegrini e di mantenere il distacco di una sola lunghezza rispetto agli azzurri in classifica.
Rispetto alla partita contro Lewandowski e compagni, il Ct Mancini cambia un solo interprete del tridente d’attacco: fuori Belotti, dentro Immobile. Ma la rete dell’1-0 nasce sui piedi di due giocatori già titolari a Danzica: al 16′ Barella inventa un assist perfetto dalla destra per Pellegrini che taglia nel corridoio centrale tra de Vrij e Hateboer e firma l’1-0 col mancino. Ma l’Olanda non subisce il contraccolpo del gol. Anzi, si tuffa subito in avanti e prende in mano il pallino del gioco con un imperioso Frenkie de Jong fino al gol del pareggio che arriva puntuale al 26′: il centrocampista del Barcellona apre per Blind e da una combinazione in area tra il centrocampista e Depay nasce la conclusione a botta sicura di van de Beek che dal dischetto del rigore scarica in rete per l’1-1.
Nella ripresa è l’Olanda ad approcciare in modo più incisivo: al 55′ Depay si libera sulla sinistra e prova a piazzare il pallone sull’angolino opposto trovando la grande risposta di Donnarumma. L’episodio scuote gli azzurri che sfiorano il nuovo vantaggio in due circostanze: prima al 57′ con Immobile che si fionda su un regalo di Hateboer per poi calciare sul corpo di Cillesen, poi al 59′ con un colpo di testa di Bonucci che trova l’opposizione involontaria di D’Ambrosio che non riesce a ribadire in rete da due passi.
Nel secondo tempo sono tre i cambi scelti da Mancini: fuori Chiesa, Verratti e Pellegrini, dentro Kean, Locatelli e Florenzi. Ma neanche le sostituzioni riescono a scuotere l’Italia che deve accontentarsi di un pareggio che lascia l’amaro in bocca.