Categories: Palermo Calcio

Napoli-Palermo 2-0: per i rosa lo spettro della retrocessione

Di Benedetto Giardina
Continua il periodo nero del Palermo, reduce dal pareggio nel derby, che al San Paolo di Napoli non riesce ad impensierire gli azzurri, che portano a casa una vittoria per 2-0 e tre punti fondamentali in ottica terzo posto. Si torna alla difesa a tre con i ventenni Muñoz, Milanovic e Labrin, a centrocampo ci sono problemi per Bertolo, che comunque è tra i titolari, e fa coppia sulle fasce con il rientrante Pisano. In mediana ritorna Migliaccio a fare da schermo a Donati insieme a Barreto, mentre in attacco Hernandez è supportato da Ilicic, data l’assenza di Miccoli.

Il match inizia subito con una traversa di Inler, ma un minuto dopo i rosanero hanno due grandi chance per passare in vantaggio, prima con Ilicic e poi con un colpo di testa di Hernandez, mettendo a dura prova i riflessi di De Sanctis. Il Napoli inizia a fare pesare la sua superiorità territoriale, e al quarto d’ora di gioco si rende pericoloso in area con Pandev. Milanovic interviene in scivolata per fermare il macedone e, dopo un rimpallo sulla coscia, il pallone sbatte sul suo braccio. Per l’arbitro De Marco è rigore, e dal dischetto Cavani segna il suo terzo gol in quattro partite da ex contro il Palermo. I rosa, già in difficoltà, si perdono definitivamente nonostante qualche spinta sulle fasce di Bertolo e Pisano, e al 35’ il Napoli raddoppia con Hamsik, che solo contro Viviano è freddo e insacca in rete.

Nel secondo tempo Mutti inserisce Mehmeti e Zahavi, nella speranza di dare più peso offensivo alla squadra, e proprio l’israeliano si rende pericoloso con qualche botta da fuori area. La difesa del Napoli, fin troppo rasserenata dal risultato, si concede qualche distrazione, e da un rilancio di Viviano i rosa mettono i brividi ai padroni di casa. Il rinvio arriva ad Hernandez, poi da un rimpallo il pallone arriva a Mehmeti che serve nuovamente l’uruguayano, stavolta in fuorigioco. Da qui in poi il Napoli gestisce il vantaggio con tranquillità, cercando di sfruttare gli spazi con l’ingresso di Lavezzi, ma non punge più di tanto. Il match si chiude con un 2-0 meritato per gli azzurri, nonostante degli episodi dubbi.

Redazione

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