Napoli-Catania 2-1. Azzurri cinici ma etnei che danno un segnale

Ancora una sconfitta per i rossazzurri che escono battuti anche dal San Paolo. Successo per 2-1 del Napoli che con Callejon ed Hamsik trova i tre punti. Inutile ai fini del risultato il gol di Castro anche se non nell’economia del match. Un Catania infatti in piena emergenza che però non si è fatto dominare dai partenopei e a livello di gioco è stato in partita fino al 90esimo. Eppure De Canio doveva rinunciare a dieci elementi tra infortunati e squalificati. Falcidiati tutti i reparti della squadra con il tecnico lucano a schierare un 4-1-4-1 sulla carta difensivo. Rispolverati elementi che il campo l’hanno visto ben poco ultimamente, da Maxi Lopez a Capuano. L’inizio è frastornante. Callejon al primo tiro indovina un sinistro chirurgico che vale l’1-0. Lo segue Marek Hamsik che sempre da fuori trova un sinistro a giro sul quale Andujar nulla può. Sembra la fotocopia dello Juventus Stadium ed invece la reazione dei rossazzurri c’è. Biraghi mette dentro dove Castro gira bene per il 2-1. Da quel momento la gara vive sussulti con gli etnei bramosi di pareggiare ma poco concreti e i partenopei imprecisi e un po’ spaventati.

La ripresa vede un Napoli che lascia fare la partita ma colpisce in contropiede. Mancano il gol Higuain, Callejon ed Insigne grazie ad un grande Andujar. De Canio tenta le poche armi a disposizione ovvero Keko e Petkovic ma più che su un’occasione si recrimina su un fallo da rigore non fischiato a Behrami su Castro. Napoli che fino all’ultimo non chiude il match ma che rischia poco sulla pressione rossazzurra. Irrati fischia la fine e sentenzia la settima sconfitta per l’elefante. Una settimana di tempo adesso per preparare la delicata sfida del Massimino contro l’Udinese. Ma un segnale di reazione quantomeno c’è stato.