Musumeci visita Salina. La Regione finanzierà un progetto per creare una rete dei musei dell’emigrazione siciliana nel mondo. Lo ha annunciato il governatore Nello Musumeci nel corso di una visita ufficiale nell’isola di Salina.
«E’ un’operazione culturale, ma anche identitaria – sottolinea il presidente – che può diventare un polo di attrazione anche per il cosiddetto “turismo di ritorno”. Abbiamo pensato di dare vita a un progetto articolato che coinvolga tutte le nove Province e principalmente l’isola di Salina, caposcuola in questo percorso perché ha aperto una strada importante nel recupero della memoria. Se non si conosce il passato diventa difficile poter programmare il futuro».
Quello dell’emigrazione è stato il filo conduttore della presenza di Musumeci nelle Eolie, la settima tappa del governatore nelle isole minori siciliane, dopo Lampedusa, Ustica, Pantelleria, Marettimo, Stromboli e Linosa. Un’occasione per far sentire la vicinanza del governo regionale agli abitanti del luogo e verificare le difficoltà di chi vive nell’isola dell’isola. La scelta di Salina non è stata casuale, visto che all’inizio del secolo scorso i primi emigrati per l’Australia e gli Stati Uniti partirono proprio da qui, dove il 7 e l’8 settembre si svolgerà la tradizionale festa degli eoliani nel mondo.
La giornata del presidente della Regione è iniziata con la visita del museo dell’emigrazione nel Comune di Malfa. A fare da padrone di casa lo storico Marcello Saija, direttore del corso di laurea in Mediazione culturale e linguistica al Consorzio universitario di Agrigento.
A seguire, a Palazzo Marchetti, il primo vertice degli Stati generali dei musei con i sindaci di Malfa Clara Rametta e di Santa Marina Salina Domenico Arabia, il soprintendente ai Beni culturali di Messina Mirella Vinci, il neo Soprintendente del mare della Regione Valeria Patrizia Li Vigni, il presidente onorario della nascente rete dei musei ed ex presidente della Provincia di Catania, Carmelo Rapisarda, oltre ai rappresentanti delle nove realtà siciliane.
La giornata si è conclusa con un dibattito pubblico, nella piazzetta principale del Comune di Malfa, nel corso del quale è stato anche ricordato l’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa.
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