“Non mi dimetto, non voglio mollare, ho un impegno col popolo siciliano che mi ha eletto quasi cinque anni fa, fino all’ultimo giorno servirò la mia regione e il popolo siciliano. La mia non è una scelta di resa, non mi sono mai arreso nella mia vita pubblica e privata, tranne quando il Padreterno ha voluto chiamare a sé mio figlio”
Queste le parole del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ai giornalisti Palazzo d’Orlèans, nel corso della conferenza stampa di stamattina.
“Dopo i ballottaggi si riuniranno a Roma i leader del centrodestra. Ho detto alla mia leader Giorgia Meloni, che ringrazio per la tenacia la perseveranza e la passione con cui ha difeso la mia ricandidatura, se al tavolo nazionale il mio nome dovesse risultare divisivo sono pronto a fare un passo di lato“.
“Mi chiedono se voglio o se ho chiesto alla Meloni un posto il Parlamento a Roma. Io rispondo che non svendo la mia terra e il mio popolo per un posto nel Parlamento nazionale.
Sono di un’altra pasta. O vengo messo nelle condizioni di raccogliere, nei prossimi cinque anni, assieme ai partiti della coalizione, quello che abbiamo seminato, altrimenti mi metto da parte. Non accetto compromessi, la Meloni non ha mai proposto un baratto del genere. Lei conosce bene la mia moralità e io conosco bene la sua fermezza”.
“In quest’ultimo anno ho subito attacchi indicibili dal fuoco amico, preoccupato più a delegittimare il presidente della Regione che ad attaccare le opposizioni” ha concluso.
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