“Il progetto politico di Crocetta è contro i sistemi criminali – conclude Malafarina -che hanno piegato il sistema ai propri interessi e non per la collettività. Avete forse paura del cambiamento e della legalità voi del M5S.Non sono le parole che contano ma i fatti che il nostro governo sta cercando di fare. Siamo stanchi delle persone che demoralizzano il cambiamento”.
Il capogruppo all’Ars Nello Musumenci è intervenuto in aula con toni tragici e funesti dopo l’intervento di Malafarina che ha difeso il governo Crocetta. “Fin dall’inizio questa mozione vuole essere un macigno per il governo Crocetta – precisa Musumeci- E’ l’unica speranza per i siciliani che si sentono delusi e avviliti. Le Crocetta ha detto che la mozione è il frutto o della collera inappagata di due gruppi che hanno perso le elezioni. Questa è l’epilogo tracciato dallo stesso presidente Crocetta. Quando il parlamento chiedeva un confronto”.
Musumeci sottolinea che non c’è stata una caduta di stile né di Cancelleri né di Musumeci. La caduta di stile è stata invece del governatore di Crocetta. “La sfiducia prima di averla tolta noi l’ha tolta il suo partito. All’interno del partito sono volati piatti e stracci e noi dell’opposizionme siamo rimasti a bocca aperta.. Il 23 settembre il Pd dice di non essere più un partito di maggioranza. Questo parlamento aveva il diritto di sapere che maggioranza aveva il governo. E’ Cracolici che ha detto che Crocetta non può andare avanti distribuendo poltrone ai suoi. La fiducia in realtà l’ha tolta il suo partito. Lei doveva riferire in aula dopo le parole che il Pd le aveva scagliato. Lei ha snobbato il parlamento per cercare un accordo con il suo partito. Nel frattempo lo Svimez delineava la tragica situazione economica della Sicilia”
Musumeci con toni tragici sottolinea che la nostra Isola c’è tanta sete di legalità, ma c’è anche tanta fame. La coraggiosa azione di denuncia del malaffare politico del presidente Crocetta non basta. La Sicilia chiede legalità sviluppo, promozione di investimenti, tutelare i lavoratori, politiche per la riqualificazione urbana, bisognava dismettere gli immobili. “Lei governatore ha pensato a dismettere le provincie. Le cose fatte in un anno le cose peggiori e in un anno le ha fatte nel modo migliore”
Ma Musumeci si lascia andare in un’invettiva contro il presidente Crocetta e lo condanna al fallimento della sua rivoluzione. “Lei è un uomo affetto da isteria, malato della sindrome di Mosè. Ha deciso di essere un uomo solo. Ha una pulsione irrefrenabile di guardare tutto in modo sospetto. Il suo problema sono gli avvolti non le colombe e i falchi. Lei è il capitano di una nave senza meta.Lei è un uomo abile e astuto come una volpe ma è in realtà ha la paura di un coniglio. Lei si deve augurare che a fronte della sua rivoluzione a parole deve sperare che i siciliani non facciano una rivoluzione di pancia vera. Noi con questa mozione abbiamo dato una speranza a chi crede che questo governo immobile debba andare a casa. Noi non sappiamo quanto durerà il governo Crocetta. Quando Crocetta sarà andato via dal governo rimarranno le macerie. Nei siciliani rimarrà la rabbia di una rivoluzione mai fatta”
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