I deputati regionali Nello Musumeci, Gino Ioppolo e Santi Formica spronano l’intervento del Presidente Crocetta con una nota nella quale spiegano: “Crocetta intervenga convincentemente presso il Ministero delle Infrastrutture affinché la proposta del porto di Palermo come destinazione finale del relitto della Costa Concordia diventi realtà.
A differenza degli altri porti italiani, quello palermitano non ha bisogno di alcun intervento di adeguamento, poichè dispone delle attrezzature idonee al tonnellaggio del relitto della nave, naufragata vicino l’Isola del Giglio e in cui persero la vita anche due siciliane”.
La nota continua così: “Non basta porre la questione e poi non seguirne gli esiti, altrimenti il sospetto è legittimo: il Presidente della Regione ne parla solo per ottenere il titolo dei giornali. Egli deve credere possibile il risultato finale, in quanto il bacino di carenaggio del Cantiere navale di Palermo non ha bisogno di lavori di adeguamento, è vicino a Tunisi, dove il relitto dovrebbe essere smantellato nelle sue parti metalliche ma soprattutto perché i lavori, i cui costi ammonterebbero ad oltre 500 milioni di dollari, darebbero lavoro per tre mesi a 200 operai del Cantiere navale di Palermo che attualmente sono in cassa integrazione”.
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