Musica & Legalità a Selinunte nel parco archeologico più grande d’Europa
Musica & Legalità a Selinunte. La musica incontra la legalità e lo fa in uno dei luoghi simbolo della Sicilia. Il prossimo 17 agosto, al parco archeologico di Selinunte, sbarca Musica & Legalità, il progetto ideato otto anni fa da Valeria Grasso, la testimone di giustizia che dopo le sue denunce e la sua lotta alla mafia ad oggi vive sotto scorta.
Dopo l’edizione palermitana che ha visto 15.000 giovani affollare il velodromo di Palermo dedicato al giudice Paolo Borsellino, il nuovo appuntamento sarà ospitato all’interno del parco archeologico più grande d’Europa nel comune di Castelvetrano.
Una scelta non casuale perché quel lembo di terra è storicamente considerato roccaforte del boss latitante Matteo Messina Denaro. Così proprio dal palco di Selinus Music Festival, che vede la palermitana Unlocked alla direzione artistica in collaborazione con Record Eventi e con il supporto di Adp Management, la tematica vede ancora una volta i giovani al centro di tutto.
Giovani che lottano contro le dipendenze, ragazzi contro ogni tipo di mafia, in attesa di lanciare la proposta per la riqualificazione sociale dei beni confiscati promossa dal Ministero della Salute – che anche per questo appuntamento darà il suo patrocinio – durante la tappa di Musica & Legalità a Roma.
Musica & Legalità a Selinunte, sul palco band italiane e artisti siciliani
Sul palco diverse band italiane, performance di artisti siciliani e Carl Cox, il primo dj al mondo a suonare nella cornice del celebre sito neolitico di Stonehenge. L’artista numero uno per la musica elettronica è stato anche il protagonista di un party che ha fatto il giro dei cinque continenti, a Chateau de Chambord, il castello più grande della Loira considerato patrimonio dell’Unesco.
Un’occasione per riscoprire il sito di origini greche più ampio e imponente d’Europa. L’idea di portare Musica & Legalità nel luogo simbolo della Grecia “siciliana” nasce con l’ex direttore del parco archeologico di Selinunte Enrico Caruso – oggi direttore del parco archeologico di Lilibeo – e prosegue grazie all’impegno del neo-nominato Bernardo Agrò.