Venerdì 14 marzo è stata una data memorabile per la famiglia Scammacca e per l’intera realtà di Cantina Murgo. Una giornata scandita da due eventi di grande rilievo: la presentazione delle nuove etichette di Spumante Murgo con una speciale degustazione, seguita dall’inaugurazione della nuova cantina presso la Tenuta San Michele, sull’Etna. Il tutto si è svolto in un clima di festa, accompagnato da un’anticipazione primaverile che ha reso l’evento ancora più suggestivo.
La giornata ha preso il via nel cuore di Catania, a Palazzo Scammacca, dimora storica recuperata dalla famiglia e trasformata in una raffinata struttura ricettiva. Qui sono stati accolti ospiti e stampa di settore, tra cui giornalisti enogastronomici, sommelier, rappresentanti di associazioni di categoria e membri di consorzi.
Durante la conferenza, sei degli otto fratelli Scammacca – Michele (responsabile di produzione), Pietro (gestione di Palazzo Scammacca e Tenuta San Michele), Manfredi (export manager), Costantino (responsabile di Tenuta La Francescana nel Lazio), Bernardo (pubbliche relazioni) e Alessandro (supervisione vigneti) – hanno raccontato il loro impegno nell’azienda di famiglia. Assente per impegni istituzionali l’ottavo fratello, Filippo, ambasciatore in Camerun.
Michele Scammacca ha aperto l’incontro sottolineando il legame profondo con il territorio etneo: “Essere parte integrante di un territorio significa contribuire concretamente al suo sviluppo economico, culturale e sociale.”
A dare ulteriore prestigio all’evento è stato l’intervento di Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio Etna DOC, che ha riconosciuto l’impegno di Cantina Murgo nella valorizzazione del territorio e ha ufficializzato l’ingresso di Michele Scammacca nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio.
Il momento centrale della mattinata è stato la degustazione tecnica guidata da Michele Scammacca, dall’enologo Vito Giovinco e dal sommelier Claudio Di Maria, che hanno illustrato la nuova linea di etichette e messo a confronto le nuove annate con alcune storiche della cantina.
Murgo Brut 2022 – 18 mesi sui lieviti
Murgo Brut “Saemper” 2021 – 24 mesi sui lieviti
Murgo Brut Rosé 2022 – 18 mesi sui lieviti
Murgo Brut Rosé “Saemper” 2021 – 24 mesi sui lieviti
Seconda batteria di vini:
Murgo Extra Brut 2013 Magnum – 96 mesi sui lieviti
Murgo Extra Brut Rosé 2016 Magnum – 12 mesi sui lieviti
Emanuele Scammacca Barone del Murgo Pas Dos’ 2011 – 120 mesi sui lieviti
Emanuele Scammacca Barone del Murgo Pas Dos’ 2013 – 120 mesi sui lieviti (degustata en primeur)
Dopo la degustazione, gli ospiti hanno potuto assaporare alcune portate del Bistrot di Palazzo Scammacca, prima di trasferirsi alla Tenuta San Michele per il secondo momento clou della giornata.
Nel pomeriggio, la festa è proseguita a Santa Venerina, dove la famiglia Scammacca ha accolto ospiti e autorità per l’inaugurazione della nuova cantina di produzione. Michele Scammacca ha guidato la visita ai locali, illustrando le innovazioni che permetteranno un ulteriore innalzamento della qualità dei vini Murgo, grazie all’aumento della capacità di stoccaggio e della sosta sui lieviti.
Bernardo Scammacca ha poi salutato gli ospiti con parole di entusiasmo: “I volti sorridenti qui presenti testimoniano la gioia e la condivisione di questo nuovo progetto, che mira a far conoscere ancora di più il territorio e il brand dell’Etna nel mondo.”
Tra le autorità presenti, il sindaco di Santa Venerina, Santo Raciti, l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, e Monsignor Agostino Russo, vicario generale della Diocesi di Acireale, che ha benedetto la struttura insieme a Padre Giovanni Marino.
L’evento si è concluso con un grande momento conviviale: apertura dei banchi d’assaggio, buffet curato da Tenuta San Michele e intrattenimento musicale a cura di Monk, con Giuseppe Privitera.
L’azienda agricola Murgo affonda le sue radici nel 1860, ma l’attuale assetto è stato voluto dal Barone Emanuele Scammacca del Murgo, che, dopo una carriera diplomatica ai massimi livelli, decise nel 1981 di trasformare le proprietà di famiglia in moderne aziende produttive. Grazie al contributo dei figli e delle nuove generazioni, l’azienda ha saputo coniugare tradizione e innovazione, affermandosi come una delle realtà di eccellenza nel panorama enologico dell’Etna.
Oltre alla produzione vitivinicola, la famiglia Scammacca ha investito con successo nel settore dell’accoglienza turistica, tra Palazzo Scammacca a Catania e la Tenuta San Michele, oggi punto di riferimento per l’enoturismo sul vulcano.
Un impegno che, come dimostrato in questa giornata speciale, continua a portare avanti con passione e dedizione la storia e l’identità di un territorio unico.
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